TERAMO, 8 APRILE 2022
Sarà l’artistapescareseMatteo Fato l’ospite del penultimo incontro in programma per la rassegna “Intorno a Montauti”, organizzata in occasione della mostra dedicata all’artista e allestita all’interno de L’ARCA fino al prossimo primo maggio.
L’appuntamento con l’illustre ospite, artista tra i più significativi della sua generazionee docenteall’Accademia delle Belle Arti di Urbino, è fissato per sabato 9 aprile, alle ore 17.30 presso la Sala Ipogea di piazza Garibaldi a Teramo. L’evento, dal titolo “Montauti o la vitalità della pittura”, vedrà il curatore Umberto Palestini dialogare con Matteo Fato sulla figura di Montauti e sulla vitalità artistica del linguaggio della pittura nella realtà contemporanea, rintracciando sintonie e espressioni formali tra due artisti di diverse generazioni.
L’incontro si svolgerà nel rispetto delle norme anti Covid-19 vigenti.
MATTEO FATO.Matteo Fato è nato a Pescara nel 1979, dove attualmente vive e lavora. Ha partecipato a numerose mostre in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero.Nel 2012 ha concluso la residenza presso la Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), con la mostra personale Vidéos_Dessins, e la partecipazione alla mostra La collection Giuliana et Tommaso Setari, retour à l’intime (La maison rouge, Fondation Antoine de Galbert).Nel 2015 ha aperto una personale presso TRA (Treviso Ricerca Arte); a luglio 2017 ha preso parte alla mostra OPEN20 nel Museo Mostyn in Galles. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il premio “Level 0 – ArtVerona” (2013), come artista selezionato da Giacinto Di Pietrantonio per il Museo Gamec, (Bergamo); il “Premio Città di Treviglio” (2012); il “Premio Terna” (2° classificato in Pittura, 2014); e il “Premio Cramum” (2016).Nel 2008 è stato invitato in residenza presso la Fondazione Spinola Banna (Torino) con Adrian Paci come Visiting professor.Nel 2010 è stato selezionato dalla Dena Foundation for Contemporary Art come artista italiano in residenza presso ArtOmi, (New York).Nel 2015 è stato in residenza per due mesi presso il Nordic Artists’ Centre Dalsåsen (NKD) in Norvegia.Nel 2016 è stato invitato a partecipare alla 16esima“Quadriennale d’Arte” a Palazzo delle Esposizioni, Roma.A marzo 2018 ha inaugurato una personale dal titolo Eresia (del) Florilegio presso la Galleria Nazionale delle Marche (Palazzo Ducale, Urbino); mentre ad aprile 2018 ha aperto una doppia personale insieme a Nicola Samorì presso Casa Testori, (Milano) nel progetto dal titolo “Iscariotes”.Il suo lavoro è presente in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.
IL CALENDARIO. All’esposizione, che sta riscuotendo un grande successo in termini di presenze, si sono aggiunti, quindi, nuovi appuntamenti pianificati dai curatori Ida Quintiliani e Umberto Palestinidi concerto con l’associazione Big Match e con l’Amministrazione Comunale di Teramo. Un ricco calendario di eventi, dal titolo “Intorno a Montauti”, che è incentrato proprio sulla figura del pittore, sulla sua arte e sulla sua storia.Fino al primo maggio prossimo, quindi, saranno organizzati altri incontri, convegni, performance e dibattiti con importanti figure del mondo dell’arte e della cultura.
LA MOSTRA. Promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Accademia Raffaello di Urbino, la mostra è sostenuta dalla Fondazione Tercas ed è organizzata e coordinata dall’associazione Culturale Big Match. L’esposizione, visitabile dal martedì alla domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19), ha aperto i battenti ufficialmente lo scorso 19 dicembre alla presenza del sindaco Gianguido D’Alberto e dell’assessore alla CulturaAndrea Core. Il progetto ha tra i suoi punti di forza la realizzazione, da parte dei curatori Quintiliani e Palestini, di un catalogo dedicato all’artista, edito da “Arti grafiche Della Torre”. Un volume nel quale si è cercato di raccogliere la sconfinata produzione pittorica che Montauti ha lasciato, comprese alcune opere inedite che in pochi conoscono. Un libro nel quale si raccolgono la totalità dei periodi creativi dell’artista, ma che, allo stesso tempo, traccia un percorso nella vita di Montauti: gli eventi, le storie e i luoghi che hanno segnato profondamente il suo lavoro e la sua personalità.