Convocati da Andrea Tozzi, presidente della Compagnia Rosso d’Aquila Aps/Ets, i rappresentanti delle istituzioni, insieme a tanti appassionati di storia, nel pomeriggio del 2 giugno, all’Aquila si ritroveranno per celebrare il 598mo anniversario della Battaglia di Bazzano.
la data del 2 giugno assume infatti per gli aquilani un significato ulteriore laico di orgoglio cittadino profondo dal momento che in questa data, nel 1424, fu rotto l’assedio che da un anno le milizie di Braccio da Montone conducevano contro la città dell’Aquila.
Negli ultimi dodici anni l’associazione culturale di rievocazione storica Compagnia Rosso d’Aquila Aps/Ets ha onorato l’anniversario di questo fatto d’arme con imponenti manifestazioni rievocative, tuttavia ilgraduale allentamento delle restrizioni causa pandemia ha costretto l’associazione a sospendere le rievocazioni su “campo” per il terzo anno consecutivo. Consapevoli dell’importanza capitale che la data del 2 giugno ha rivestito nella storia cittadina, l’associazione ha comunque organizzato una serie di eventi per onorare l’anniversario, infatti da questo anno viene ristabilita la rievocazione del Nunzio delle Bone Novelle.
Nel primo pomeriggio si terrà una commemorazione presso la targa apposta in Via delle Bone Novelle alle 15.30, danneggiata dal sisma del 2009 e restaurata grazie all’impegno dell’associazione di azione civica Jemo Nnanzi; segue la rievocazione del Nunzio delle Bone Novelle con l’arrivo del corteo alle 16.00 in piazza del Duomo ed un convegno presso la sala lignea del Palazzetto de’ Nobili. Il convegno vedrà intervenire Andrea Tozzi presidente della Compagnia Rosso d’Aquila Aps/Ets, lo storico Sandro Zecca in rappresentanza dell’associazione Jemo Nnanzi, lo storico militare Col. Pietro Piccirilli e lo storico Alessandro Ciuffetelli dell’associazione ApsCulturAQuila.
A fare gli onori di casa il consigliere Luca Rocci, in veste di rappresentante del Sindaco e del Consiglio Comunale. Negli interventi sarà analizzato il contesto storico in cui si è svolto l’assedio e si indagheranno le complesse dinamiche che legavano le città italiane del XV secolo insieme agli equilibri di potere tra le potenti famiglie che ne gestivano la politica. Particolare attenzione sarà riservato all’aspetto militare, in particolare alle tecniche di assedio ed alle armi in uso nel primo 400.