MONTEGUALTIERI (Cermignano)
Il vento viene tagliato dalla torre triangolare a lui appartenuta. Il posto è stupendo, il sole accarezza i visi emozionati degli amanti delle quattroruote storiche. Il Club Automoto storiche Teramo ha donato un giusto riconoscimento al marchese Diego De Sterlich, il «Re della Montagna», un cippo marmoreo all’uomo che negli anni Venti del secolo scorso si rese protagonista di una carriera sportiva eccezionale nell’automobilismo sportivo guidando le migliori macchine dell’epoca: Diatto, Bugatti, Maserati. Vinse ovunque e sul marchese scrissero sia il «Corriere della Sera» sia la stampa sportiva.
Proprietario di uno sterminato latifondo, la torre di Montegualtieri è incredibilmente bella ed accattivante, e meriterebbe di essere conosciuta e visitata con particolare dovizia insieme agli altri gioielli di questa «Valle Siciliana», osservati da vicino dopo una sfilata d’epoca con oltre 30 vetture tutte targate ASI, e con uno stop soltanto presso la sede della Comunità Montana zona N, per assaggiare il buonissimo Vino cotto accompagnato dagli uccelletti di Sant’Antonio, gradevole dolce tipico locale.
Per la prima volta nella storia d’Abruzzo il marchese De Sterlich viene ricordato con una stele visibile proprio sotto la torre donato dal Club, dove si leggono le tappe principali della sua vita a futura memoria. Non lo aveva pensato e fatto mai nessuno, nonostante la famiglia De Sterlich, di origini austriache, abbia contribuito fattivamente al progresso socioeconomico di questa zona, di questa regione, anzi di questa nazione, perché la famiglia De Sterlich rientrava tra i ceppi più importanti della penisola. Lo ha invece ideato la Comunità Montana, nella persona del Commissario Camillo Rastelli, che dopo il primo incontro con il Club, nella persona del presidente Carmine Cellinese, ha preso la nobile iniziativa organizzando insieme allo stesso club uno storico evento che sarà ricordato da una brochure: il monumento marmoreo a De Sterlich è stato donato dal Club Automoto Storiche Teramo, che tutela la storia dell’automobile ma anche la cultura e il turismo di questa bello, incredibile e misterioso territorio tutto da scoprire.
Don Amadeo, il parroco di Cermignano, sempre disponibile ed attento alle iniziative di carattere sociale, benedice la stele, i suoni delle campane appaiono come un presagio a quello che i suoi eredi, gli amanti della velocità di futuristica memoria, vogliono oggi dedicare alla sua memoria. L’iniziativa dedicata al marchese è stata pensata poiché ricorre il centenario della nascita dell’autodromo di Monza a cui proprio il marchese di Cermignano contribuì in maniera significativa grazie al suo patrimonio; parimenti, la stessa identica cosa accadde per la produzione della Maserati “Tipo 27”, macchina con la quale correrà il GP di Montecarlo nel 1929.
“Ci è sembrato doveroso – dichiara Carmine Cellinese del Cast – onorare la memoria di quest’uomo nell’anno dedicato ai festeggiamenti dell’autodromo. Non potevamo ignorare questo filo conduttore tra l’Abruzzo e l’impianto sportivo lombardo visto che questo pezzo di storia del motorismo è legato a doppio filo alla figura di un teramano che ha devoluto l’impegno di una vita e il suo imponente patrimonio alla nascita di strutture e alla salvaguardia di marchi storici dell’automobilismo del Paese. Teramo è grata al marchese De Sterlich, e come Cast vogliamo farci portatori di questo bagaglio di memoria onorando con una stele l’esempio di quest’uomo le cui gesta sportive, oltre che generose, riecheggiano ancora oggi, Voglio ringraziare il commissario Camillo Rastelli della Comunità Montana Zona N per la fattiva collaborazione alla buona riuscita dell’evento a cui noi abbiamo sempre tenuto in particolare maniera”.
Camillo Rastelli, Commissario della Comunità Montana zona N: “Ringrazio tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione di questo bellissimo evento. L’unità d’intenti è fondamentale per un territorio, perché se si collabora insieme come stiamo facendo noi il futuro sarà più roseo. Come Comunità Montana ho ritenuto opportuno dedicare un ricordo a Diego De Sterlich, il personaggio che ha fatto la storia di questo luogo, con una meravigliosa torre a forma triangolare. Ciò è stato possibile grazie a Carmine Cellinese, presidente del Cast, perché nel momento in cui sono andato a parlare con lui del progetto c’è stata subito la condivisione di un progetto, la volontà di lasciare qualcosa a questo territorio. Questa meravigliosa targa che rimarrà nella storia di questo borgo, sotto questa torre, in memoria di Diego De Sterlich, è merito del Cast. Poi mi preme sottolineare un altro aspetto, non di meno importante: l’unità di questi luoghi è fondamentale. Però, come dicevo prima, ci vuole collaborazione, come l’abbiamo intrapresa noi con il parroco don Amadeo e con il Cast. Alle tante associazioni presenti sul posto rivolgo loro un invito a collaborare. Perché se si collabora insieme si può dare la possibilità ad un territorio di farsi conoscere e di farli vivere. Questo è quello che ci auguriamo per il futuro”.
E’ una giornata storica a tutti gli effetti. In chiusura parlano di De Sterlich gli storici Mario Semproni e Paolo Martocchia: entrambi invitano i partecipanti a rileggere la storia di quest’uomo. Che è anche la storia di questo meraviglioso territorio i cui tesori devono essere oggi più che mai presi ad esempio per il paesaggio, la natura, l’ospitalità e la storia di questo Abruzzo che non finisce mai di stupire, accattivante, affascinante e ricco di gioielli. Proprio come questa stupenda torre di Montegualtieri che vi invitiamo a visitare.
(p.m./12/6/2022)
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