Teramo. Ordine degli Ingegneri: materie prime alle stelle, aumenta il contributo per la ricostruzione
L’Ordine degli Ingegneri di Teramo, in collaborazione con l’Usr, organizza per giovedì 16 giugno un convegno sulle nuove misure previste per contrastare l’eccezionale aumento dei costi delle materie prime nella ricostruzione
“L’innalzamento vertiginoso dei costi delle materie prime nell’edilizia sta mettendo in ginocchio l’intero settore e questo rischia di rallentare la ricostruzione post sisma 2016, dunque ogni provvedimento che vada nella direzione di tamponare questo rischio è da noi sostenuto e auspicato”, dichiara il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo, Leo De Santis. Un problema preoccupante, quello dell’aumento dei prezzi delle materie prime, che sarà affrontato in occasione del convegno organizzato dagli Ingegneri teramani, in sinergia con l’Usr (Ufficio speciale ricostruzione), giovedì 16 giugno, nella sala conferenze del Parco della Scienza, a Teramo, a partire dalle ore 15,30. All’incontro parteciperà anche il sindaco Gianguido D’Alberto.
Il convegno ha lo scopo di illustrare ai tecnici chiamati ad operare nell’ambito della ricostruzione post-sisma 2016 le ultime misure introdotte dall’ordinanza n.126 /2022 del Commissario Giovanni Legnini proprio per contrastare questa grave difficoltà. Il provvedimento prevede infatti un aumento del contributo pubblico per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal terremoto e stanzia risorse aggiuntive per le opere pubbliche già finanziate. L’ordinanza, dopo l’intesa raggiunta in Cabina di Coordinamento con le Regioni e i rappresentanti dei Sindaci, è stata registrata dalla Corte dei Conti e pubblicata sul sito Internet del Commissario, diventando così pienamente operativa.
Tra le modifiche introdotte, c’è il nuovo prezzario unico del cratere 2022, che stabilisce un aumento del costo parametrico, ovvero del tetto massimo del contributo concedibile, pari al 25% per gli immobili produttivi e al 20% per quelli residenziali. Previste inoltre particolari maggiorazioni fino a circa il 50% per alcune tipologie di edifici con la previsione di un aggiornamento semestrale.
Il prezzario e il nuovo costo parametrico si applicheranno a tutte le nuove richieste di contributo, a quelle presentate ma non ancora approvate dagli Uffici Speciali della Ricostruzione e anche a quelle decretate in precedenza con il riconoscimento dei maggiori costi per le lavorazioni effettuate a partire dal mese di luglio del 2021.