La lettura della lettera scritta dalla giovanissima pronipote Anita, ha concluso, ieri pomeriggio, la cerimonia di scoprimento della pietra di inciampo alla memoria dell’artigliere Luigi Stacchiotti, in via traversa Mari.
Alla presenza del Vicesindaco Lidia Albani e del ricercatore storico Walter De Berardinis,
l’ attore Roberto Di Donato ha letto alcune lettere di internati tratte dal volume “I militari italiani nei lager nazisti. Una resistenza senz’armi (1943-1945)” di Mario Avagliano e Marco Palmieri.
Il Vicesindaco, stigmatizzando gli orrori della guerra, ha pure ricordato le ultime vicende del conflitto in Ucraina. Edoarda Broccolini, dell’ Associazione nazionale ex internati (Anei) di Teramo, ha fatto pervenire i saluti istituzionali. Padre Vito Daloiso ha ricordato il soldato durante la Messa di suffragio, a Mosciano Sant’Angelo. Dopo lo scoprimento della pietra da parte del figlio di Luigi Stacchiotti, Aladino, sono state deposte delle rose rosse che successivamente verranno piantate nei pressi della pietra. A breve, inoltre, sarà posizionata una targa ricordo davanti alla casa dove vivevano i 4 fratelli Stacchiotti, tutti deportati.
La pietra d’inciampo, realizzata da Gunter Demnig e inaugurata ieri, è la terza in provincia di Teramo, la seconda a Giulianova. Un’altra pietra sarà collocata a Villa Pozzoni, dedicata a Flaviano Poltrone.