Domenica 17 luglio alle ore 21 alla serata conclusiva sarà presente la scrittrice abruzzese vincitrice del Premio Campiello 2017 con “L’Arminuta”
Miglianico si veste di musica, suoni e cultura est europea grazie all’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea (OSGE) che, per il 17° anno, torna a esibirsi nel concerto in programma domenica 17 luglio alle ore 21.
Prima della serata conclusiva l’OSGE, si esibirà in altre location prestigiose d’Abruzzo come, per esempio, l’Abazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia (Ch).
Sito che si aggiunge ad altre splendide cornici quali l’anfiteatro di Alba Fucens, la Collegiata di S. Michele Arcangelo a Città S. Angelo, Piazza S. Giustino a Chieti in occasione della settimana Mozartiana e Palazzo D’Avalos a Vasto.
Non mancheranno, anche in questo 2022, momenti di convivialità durante i quali si condivideranno i nostri amati prodotti tipici abruzzesi con i ragazzi delle scuole gemellate. Vi saranno inoltre momenti di scambio culturale e serate a tema in attesa della conclusione prevista appunto per domenica 17 luglio alle ore 21 a Miglianico.
L’Orchestra Sinfonica Giovanile Europea, fiore all’occhiello dell’Accademia Musicale Mellianum da 25 anni presente a Miglianico, si prepara dunque alla nuova estate di concerti nel borgo della provincia di Chieti.
Progetto, giunto alla sua XVII edizione, frutto dello storico rapporto con le scuole gemellate di Rybnik (Polonia), Unicov (Repubblica Ceca) e Szentendre (Ungheria) e della collaborazione con i licei musicali e i conservatori della nostra regione.
Da 11 anni inoltre la direzione artistica dell’OSGE è affidata al Direttore d’orchestra M° Andrea Di Mele, importante musicista della nostra regione con grande esperienza di direzione d’orchestra in Italia e all’estero.
Per questa edizione inoltre, l’Accademia Musicale Mellianum, ha pensato a un ospite d’onore che porta il nome dell’Abruzzo in giro per il paese e non solo: sarà infatti presente al concerto di domenica 17 luglio la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio che dedicherà un pensiero alla difficile realtà e situazione che sta vivendo l’Ucraina.
“Ascolto musica con gioia in diversi momenti della giornata, anche quando sono a lavoro – ci confida la scrittrice – La musica fa compagnia ed è fonte di ispirazione. Che tipo di musica? Classica, pop e rock. Ringrazio l’organizzazione per avermi invitata a questo importante evento per Miglianico e penso che in questo momento la musica, come qualsiasi altra forma d’arte, possa lenire e alleviare la pesantezza di questo periodo storico; certo – conclude Di Pietrantonio – non guarisce, ma è in grado di portare luce nei momenti bui”.
Il programma proposto per l’edizione estiva OSGE 2022 vuol essere un momento che, come auspicato fortemente da noi tutti, possa essere una vera e propria “Festa della rinascita”. Un momento di gioia in musica che possa essere un auspicio di rinascita dopo la lunga pandemia che ha soffocato la cultura musicale e di speranza per la fine del conflitto che stiamo vivendo.
“Torniamo a riempire di voci, emozioni e musica Miglianico – dichiara Marco Patrizio Vice Presidente Accademia – A luglio, per 10 giorni, il borgo cambia volto e regala vitalità e una grande energia che culmina nell’evento del concerto finale. Ritengo, inoltre, che questa esperienza costituisca per i ragazzi una preziosa occasione di crescita personale, musicale e relazionale, all’interno di un contesto di vivace interazione tra culture diverse. L’appuntamento del prossimo 17 luglio a Miglianico e gli altri concerti dell’edizione 2022 rappresentano per noi una speranza di rinascita e di miglioramento della difficile situazione internazionale. Siamocerti che potremo regalarvi dei piacevoli momenti anche grazie all’ospite d’onore di questa 17^ edizione, la scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio che ringrazio davvero di cuore per aver accettato il nostro invito; una partecipazione che ci rende orgogliosi del nostro territorio. Il suo intervento inoltre – conclude Patrizio – permetterà al concerto di lanciare in modo marcato un messaggio culturale e umanitario”.
“Dopo l’emozione dello scorso anno – aggiunge Orfeo Patrizio Presidente dell’Accademia Musicale Mellianum – con la bellissima edizione organizzata e voluta nonostante le tante difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, quest’anno torniamo ad accogliere unorganico orchestrale più ricco anche se, purtroppo, con l’assenza dell’Ungheria che, sempre a causa del Covid, non può mandare i suoi ragazzi. Avremo anche l’assenza dell’Ucraina. Ma purtroppo, in questo caso, la situazione è purtroppo più grave: i ragazzi della scuola che avevamo contattato, hanno tutti un’età superiore ai 15 anni di età e quindi destinati alla guerra. E’ stato un dispiacere enorme e per questo che vogliamo rendere omaggio a di questo popolo sotto il profilo umano e sociale”.
Tutti i brani inoltre, sono proposti dal Direttore artistico e musicale Maestro Andrea Di Mele; sono brani classici famosissimi e colonne sonore del grande cinema che ormai fanno parte integrante di un repertorio sinfonico sempre più amato dal pubblico, anche quello più esigente e devoto alla musica espressamente classica e di repertorio.
Sono di grande impatto emotivo ehanno in comune la spettacolarità compositiva.
“L’OSGE è un piccolo miracolo in musica – afferma il Maestro Di Mele –in quanto è l’unica orchestrad’Abruzzo compostada circa 80 tra i migliori musicisti provenienti da quattro paesi europei che, annualmente, si riuniscono presso l’Accademia Musicale Mellianum a Miglianico. Per questo 2022 siamo 73 elementi che stanno lavorando in ‘concertazione’ per la prima volta dal punto di vista tecnico, musicale e umano in cui spiego i vari brani che suoneremo soprattutto sul piano emozionale e sul significato di quel testo; è una parte molto importante che solo con le orchestre giovanili può essere realizzata per far capire loro cosa rappresenta quello che suoneranno. Il programma di quest’anno – prosegue Di Mele – voleva essere una festa, un momento di rinascita e gioia in musica dopo un periodo molto buio. Voleva, al passato, non è un verbo usato a caso purtroppo dato che la pandemia non ci vuole lasciare e la guerra è ancora terribilmente in corso. Il concerto di questa XVII edizione quindi vuole essere un omaggio all’Ucraina e la terribile guerra che stanno subendo che ci ha costretto a rinunciare a un gruppo di giovani ucraini che, purtroppo, sono stati chiamati alle armi; un omaggio anche alla Polonia, che sta aiutando e aiuta i vicini ucraini. Mai avrei pensato ad oggi – conclude il Maestro – di non festeggiare la fine di questa guerra ma ho comunque cercato di non alterare troppo il programma per donare comunque a tutti un momento di spensieratezza e relax”.