Castelbasso 2022 – Borgo della cultura Arte protagonista con Lauretta e Ozmaei
Quale migliore periodo di questo per visitare una mostra? Quando poi la proposta artistica arriva dalla
Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz, si è certi della qualità e della originalità grazie alla cura di un critico d’arte come Pietro Gaglianò. Di seguito un approfondimento delle esposizioni di Francesco Lauretta (Bagnanti, riti, mattanze) e Aryan Ozmaei (Grounds) aperte al pubblico dal giovedì alla domenica, dalle 19 a mezzanotte, fino al 28 agosto.
Gli appuntamenti con la musica e la letteratura, invece, riprendono venerdì 19 agosto.
LE MOSTRE
L’opera del siciliano Francesco Lauretta (a palazzo De Sanctis) con il titolo Bagnanti, riti, mattanze introduce lo spettatore lungo un viaggio dove i generi figurativi, i temi del culto e del sacro ma soprattutto la vita e la morte, parlano di Storia, di storia dell’arte e di uomini e donne che hanno agito lungo le strade del rinnovamento, declinando su un discorso che demolisce la pittura per ricostruirla nell’attualità. Nello speciale legame che l’artista intrattiene con la sua terra natia, la Sicilia è, isola esplorata in tutte le sue pieghe, tra stereotipi e inaspettate rivelazioni, tra acre bellezza, paesaggi marini, umane fatiche e sacre devozioni, si scorgono dettagli che dal particolare rendono universale tutta la sua opera.
Francesco Lauretta (1964) è uno degli artisti più originali della sua generazione e nel panorama della pittura in Italia. La mostra indaga tre diverse aree frequenti nella sua ricerca. Nella prima Lauretta si misura con l’iconografia delle Bagnanti, dal Realismo di fine Ottocento al Cubismo e all’Espressionismo del Novecento, declinate secondo un’interpretazione contemporanea. Il secondo capitolo porta il visitatore nel cuore della Sicilia, tra sacro e profano: i Riti che impegnano intere comunità nella celebrazione dei patroni locali, con uno sfarzo allo stesso tempo primitivo, barocco e contemporaneo. Sacre rappresentazioni, tra processioni e adorazioni dei santi, si affiancano alle immagini di private devozioni, mentre un’installazione speciale, che include un intervento a spolvero (pigmento su parete) crea un’atmosfera di totale immersione. Nell’ultima tappa del progetto, Mattanze, i
cruenti rituali di pesca sono il pretesto per una rappresentazione eroica che richiama i grandi personaggi della letteratura, dal capitano Achab ai pescatori di Verga, metafora dell’uomo che combatte contro il destino.
La proposta di Aryan Ozmaei, iraniana ma da quasi venti anni in Italia, con il titolo Grounds (a palazzo Clemente), serie realizzata dal 2020 e ancora in corso, chiarisce il suo personale rapporto con la pittura, intriso intimamente di entrambe le culture. Asia ed Europa, razionale e onirico, maschile e femminile, interno domestico e paesaggio, mistico e quotidiano coesistono in ciò che il curatore definisce: “finzione verosimigliante di un paesaggio che non esiste […] spazio della mente”. Proprio questo spazio rappresenta il particolare rapporto dell’artista con la pittura, dove figure mitologiche ed elementi storici s’intrecciano offrendo al pubblico un’esperienza di emozione e di conoscenza che va oltre gli stereotipi.
Il legame con la cultura di origine è ancora molto forte come si può vedere nella sua opera. Grounds presenta una serie di opere che mettono in scena una specie di ritorno al luogo dell’infanzia e della giovinezza. In queste tele, spesso articolate come polittici di grande formato, l’Iran sfavilla con tutte le sue storie arcaiche e moderne: Ozmaei crea uno spazio poetico in cui emergono figure mitologiche assieme a elementi storici, tutti intrecciati nella ricchissima vicenda più che millenaria che attraversa il paese. In questo grande ciclo emergono poi anche le storie minute, quelle dell’artista, della sua famiglia, delle persone che ha conosciuto e la cui identità esce dal tempo storico per entrare nella stessa dimensione mitologica. Scrive Ozmaei: “Ho cercato di trattare con cura e rispetto il legame con la mia terra di origine. Ho voluto evitare di usare il mio paese in un modo egoistico e furbo, non l’ho banalizzato riducendolo a un pezzo di terra dove si possono trovare tante storie esotiche per il resto del mondo”.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE
«Siamo particolarmente orgogliosi quest’anno di ospitare la personale di Francesco Lauretta», spiega il presidente della Fondazione Osvaldo Menegaz, «L’artista siciliano, in un momento particolarmente florido della sua carriera, porta a Castelbasso tutti i colori e tutta la luce della sua arte con un progetto che è un grande omaggio alla storia dell’arte e alla sua terra. Le opere esposte infatti si dividono tra meditazioni sui capolavori del passato e sul ruolo dell’arte, da un lato, e meravigliose rappresentazioni della Sicilia, dall’altro, con tutte le contraddizioni e la bellezza di una regione che ha dato i natali a molti artisti, a grandi pittori e, possiamo dirlo, ad alcuni buoni amici le cui opere abitano ormai la collezione. L’altra esposizione», prosegue il presidente, «è dedicata ad Aryan Ozmaei, artista iraniana ormai da molti anni residente e attiva in Italia. Accompagnata dalla cura di Pietro Gaglianò, che da molto tempo ne segue il lavoro, l’artista presenta una densa serie di quadri in cui il suo Iran, tra mito e storia, tra nostalgia e speranza, si mostra nei colori e nelle forme della sua immaginazione, influenzata vigorosamente dall’estetica del paese elettivo, l’Italia».
Con il patrocinio e il contributo di: Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Castellalto, Consorzio dei Comuni del B.I.M., Camera di commercio del Gran Sasso d’Italia
Con il sostegno di Fondazione Tercas
Sponsor Falone Costruzioni E.R. – Orlandi Contucci Ponno – Metamer
PROGRAMMA GENERALE
ARTE
BAGNANTI, RITI, MATTANZE di Francesco Lauretta
a cura di Pietro Gaglianò
Palazzo De Sanctis, dal giovedì alla domenica, dalle 19 a mezzanotte
GROUNDS di Aryan Ozmaei
a cura di Pietro Gaglianò
Palazzo Clemente, dal giovedì alla domenica, dalle 19 a mezzanotte
Ingresso unico per entrambe le mostre 5 euro – ridotto 4 euro, gratuito per bambini fino ai 6 anni
Prenotazioni al numero 0861.508000 info@fondazionemenegaz.it – www.fondazionemenegaz.it
IL FLA A CASTELBASSO
Opening act: Maura Chiulli (“Ho amato anche la terra”, Hacca Edizioni)
Ore 21
Presentazione concerto del nuovo libro di Valentina Farinaccio con la musica di Erica Mou
“NON È AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE”
Venerdì 19 agosto, ore 21.30. Ingresso 5 euro – prevendite su Eventbrite
MUSICA (a cura della Società della musica e del teatro Primo Riccitelli)
DANIELE SCANNAPIECO quartet feat VALENTINA MATTAROZZI
I am Billie
Sabato 20 agosto, ore 21.30. Ingresso 10 euro – prevendite su Liveticket
ORGANO – DIALOGO TRA INSTRUMENTI DA VENTO
Luigi Belfatto, tromba – Roberto Marini, organo
Domenica 21 agosto, ore 21.30. Ingresso gratuito
Consulta le informazioni per assistere agli eventi su www.fondazionemenegaz.it.
INFO
23 luglio – 28 agosto 2022
Palazzo Clemente e Palazzo De Sanctis
Orari: dal giovedì alla domenica dalle 19 a mezzanotte
Ingresso 5 euro, ridotto 4 euro. Gratuito per bambini fino ai 6 anni (biglietto valido per entrambe le mostre)
Tel. 0861 508.000 – info@fondazionemenegaz.it – www.fondazionemenegaz.it