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Giulianova. Emidio Sebastiani, il marinaio ricordato sulla stele dei caduti del mare dopo 137 anni dalla sua morte.

Giulianova. In occasione dell’inaugurazione della stele commemorativa dei Caduti del mare (giovedì, 11 agosto 2022, ore 19,30), in un angolo abbellito da un ulivo e una grande fioriera sull’ingresso del molo nord, ho ritrovato la tragica vicenda del marittimo Emidio Sebastiani morto il 6 luglio 1885. Emidio Sebastiani nasce a Giulianova il 21 agosto 1864, alle ore 20, dal 49enne Pasquale Sebastiani (bracciante e figlio di Michele Sebastiani) e dalla 36enne Maria Giuseppa Romani. Il giorno seguente il padre lo registrerà al comune di Giulianova davanti ai testimoni: Pietro Mascaretti, 33enne di professione facchino e Antonio Federici, 38 enne calzolaio. Il 1 settembre, nel Duomo di San Flaviano, verrà battezzato. La tragedia. La mattina del 6 luglio 1885, alle ore 7, l’equipaggio del battello peschereccio “Cesare” in fase di pesca davanti la foce del fiume Tordino, di proprietà dell’armatore Flaviano Marà (nato a Giulianova nel 1856, con matricola marittima numero 1031/318), viene investito da una tromba d’aria che ribalta l’imbarcazione facendo cadere in mare il giovane 20enne Emidio Sebastiani che scomparirà tra le onde del mare. Il corpo non fu più ritrovato. Il primo a raccogliere la dichiarazione del naufragio dell’imbarcazione è Arcangelo Morfino, delegato del porto di Giulianova (dipendente dall’ufficio circondariale del porto di Ortona – Compartimento marittimo di Ancona), che trascrive minuziosamente tutta la vicenda il 9 luglio quando, il comandante Massimo Palestini (nato a Silvi 1857 e morto nella sua casa in Via Nazario Sauro a Giulianova il 25 novembre 1937, sposato con Concetta Di Carlo) Comandante del battello “Cesare”, figlio di Stefano Palestini e Concetta Valentina, racconta la tragica vicenda davanti ai testimoni: Serafino Olevano e Valentino De Giovanni. Nei giorni successivi, anche il Sindaco, Francesco Acquaviva d’Aragona, chiede al Tribunale di Teramo il nulla osta per la trascrizione della morte del marinaio nei registri dello stato civile. La sentenza di morte (scomparizione in base all’art. 391 del codice civile) arriverà il 18 luglio 1885, numero 426,  a firma del Presidente del collegio della 1° sezione, Felice Porta e dei giudici Raffaele Mazzoni e Emilio Perotti. La pratica si chiuderà definitivamente il 22 luglio, quando gli atti arriveranno nella sede comunale di Giulianova. Questo lavoratore del mare, scomparso esattamente 137 anni fa, avrà il suo nome scolpito sulla nuova targa che ricorda tutti i caduti del mare. Ringrazio il Presidente dell’Ente Porto, Valentino Ferrante, per aver accolto la mia proposta di ricordarlo come uno dei primi caduti del mare e il consigliere Fabrizio Bonaduce che ha seguito tutto l’iter. Segnalo questo interessante sito web sui naufragi del giuliese e collega Francesco Mosca: http://www.paesiteramani.it/Naufragi/Home.htm . Mentre, nel libro di Alessandro Brandimarte, “Giulianova – il mare, il porto e la marineria: storia, storie, immagini e documenti” edito nel 2009 dalla Paper’s World srl di Bellante, con prefazione di Ottavio Di Stanislao (direttore dell’Archivio di stato di Teramo), vengono raccontati diversi e tragici naufragi dove trovarono la morte molti marinai giuliesi.

Walter De Berardinis

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