Torna dopo 3 anni di assenza la Notte delle Paure- Teatro nei parchi, manifestazione teatrale
che dal 1995 anima i boschi di Leofara. Lo spettacolo di questa edizione “Le Terre di
Fontamara”, con la regia di Gianluca Bondi, è liberamente tratto dal romanzo “Fontamara” di
Ignazio Silone. Accompagna lo spettatore in un viaggio nella realtà rurale di un piccolo paese
del Fucino, sconvolto dai cambiamenti economici e sociali imposti dal regime fascista.
Semina, potatura, mietitura e vendemmia sono i cicli che scandiscono da sempre il ritmo
degli abitanti di questo piccolo comune abruzzese in stretto dialogo con la natura. Questo
equilibrio secolare viene però minacciato dal potere costituito che, improvvisamente,
sacrifica i bisogni primari degli abitanti di Fontamara in nome di un progresso che va a
beneficio solo di pochi privilegiati.
La frustrazione e la miseria dei “cafoni” del Fucino prendono corpo in un’intensa e ritmata
messa in scena, a tratti grottesca, che restituisce al pubblico l’ autentica forza vitale e di una
comunità svantaggiata ma dignitosa, permeata da una cristianità antica e popolare.
Una storia tragica di lotte, di disperazione, di illusioni e di promesse tradite da una classe
dirigente che si prende gioco di una comunità sprovvista non solo di mezzi, ma anche di
istruzione e priva di una prospettiva di vita che vada oltre la monotona quotidianità di un
mondo arcaico.
Lo spettacolo tocca temi sempre attuali, come l’estromissione dei cittadini dalle decisioni che
li riguardano.
«A volte anche noi non sappiamo a chi credere» – afferma il regista Gianluca Bondi – «Ci
sentiamo spaesati così come lo sono gli abitanti di Fontamara, che vivevano in un momento
storico di grande crisi». Di lì a poco, infatti, si sarebbe verificata la grande depressione del
‘29 e si respirava grande confusione nella società. Continua Bondi: «Si dice che i momenti
difficili creino uomini forti e credo che quello sia stato un momento duro che abbia generato
persone forti. Forti, perché costrette a ripiegare su loro stesse e a cercare le risorse al loro
interno ma anche al di fuori, tra quello che ancora c’era e non tra le cose che mancavano.
Costretti a stare nel poco o nel vuoto, siamo obbligati a reinventarci».
In questo spettacolo corale accompagnato da musica dal vivo originale, il racconto della lotta
di classe si svolge sulle note delle melodie popolari abruzzesi. La pièce teatrale è frutto di
un’attenta ricerca che recupera le antiche tradizioni del territorio del Fucino, espressioni
dialettali, costumi, proverbi e canti che fanno da cornice alle vicende di una comunità
simbolo di tutti gli oppressi.
“In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa. Poi viene il principe
Torlonia, padrone della terra. Poi vengono le guardie del principe. Poi vengono i cani delle
guardie del principe. Poi, nulla. Poi, ancora nulla. Poi, ancora nulla. Poi vengono i cafoni. E
si può dire ch’è finito” (Ignazio Silone, Fontamara)
INFO UTILI:
“La Notte delle Paure-Teatro nei Parchi” è progetto dell’Associazione “I’FERE” nato nel
1995 con la volontà di far rivivere, attraverso un progetto teatrale, la memoria dei luoghi e
delle genti del territorio del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.
Si inizia con il passeggiare al tramonto tra gli antichi sentieri dei Monti Gemelli per poi
incontrare al calar del sole, qua e là nella natura, storie suggestive, installazioni, adattamenti e
riscritture di testi, poesie, romanzi, racconti, ricordi. Infine si cena tutti insieme sotto le stelle.
Un’esperienza intensa, primordiale, unica nel suo genere che ogni anno attira spettatori da
tutta Italia.
Programma: Il programma prevede a partire dalle 18 il ritrovo a Leofara, con ristoro e
possibilità di assistere a una mostra fotografica che introduce visivamente lo spettatore nel
mondo rurale di fontamara. Alle ore 19 ci sarà il concerto di un trio strumentale. Alle 20 è
prevista la partenza per l’escursione guidata per raggiungere i luoghi della rappresentazione,
con inizio previsto alle ore 21. Si raccomanda abbigliamento adeguato da montagna e torcia.
Al termine dello spettacolo ci sarà, come sempre, la possibilità di cenare e pernottare in loco
(con sottoscrizione al costo di 10 euro). Obbligatorio munirsi di torcia e abbigliamento da
montagna.