Cultura & Società, In rilievo, Libri in vetrina

Libri antichi, all’Archivio di Stato di Teramo incontro sulle cinquecentine. Sabato il convegno per la presentazione del progetto di catalogazione di 67 esemplari inseriti nel Sistema Bibliotecario nazionale

 

TERAMO, 21 SETTEMBRE 2022 – Sabato 24 settembre, alle ore 17, nella sede dell’Archivio di Stato di Teramo, in via Cesare Battisti, si terrà il convegno dal titolo “Valorizzazione del patrimonio bibliografico dell’Archivio di Stato di Teramo. La catalogazione in SBN delle cinquecentine”.

All’incontro, che sarà aperto dai saluti del direttore dell’Archivio di Stato di Teramo, Ottavio Di Stanislao, del presidente dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, Egidio Marinaro, e della presidente della Fondazione Tercas, Tiziana Di Sante, interverranno come relatori Luigi Ponziani, direttore emerito della Biblioteca “Melchiorre Delfico”, e Cinzia Falini, bibliotecaria. L’incontro sarà coordinato da Simone Gambacorta.

Nel corso del convegno sarà illustrato il progetto, promosso dall’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche e finanziato dalla Fondazione Tercas, per la valorizzazione del patrimonio bibliografico dell’Archivio.

Nella sua prima fase, il progetto, curato da Cinzia Falini, ha portato alla catalogazione nel Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN) di 67 cinquecentine.

Come spiega il direttore dell’Archivio di Stato Ottavio Di Stanislao, “la catalogazione permetterà a un vastissimo pubblico di venire a conoscenza online, e di fruire, di questo importante patrimonio di preziosi libri antichi stampati a partire dal XVI secolo. Si tratta, infatti, della prima importante fase di un progetto più ampio con il quale intendiamo inserire nel Sistema Bibliotecario Nazionale il “Fondo antico” della nostra biblioteca, che, sabato intitoleremo alla memoria di Alberto Scarselli. Fu infatti Scarselli – prosegue Di Stanislao – a farsi promotore, a suo tempo, delle donazioni di privati alla nostra biblioteca. In particolare, Scarselli donò all’Archivio di Stato di Teramo la biblioteca della sua famiglia e poi sollecitò Lorenzo Paris e Serafino Mancini, eredi delle rispettive storiche famiglie teramane, a fare altrettanto, come avvenne. Eravamo negli anni Quaranta. Le donazioni arricchirono enormemente la biblioteca dell’Archivio, che all’epoca era costituita dalle collezioni di “Leggi e Decreti” del Regno di Napoli e del Regno d’Italia e da altri periodici istituzionali. Un arricchimento della giornata di sabato – conclude Di Stanislao – sarà l’inaugurazione dell’esposizione permanente della collezione di sigilli settecenteschi di antiche Università – quelli che oggi chiamiamo Comuni – della nostra provincia”.

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