Lutto. Roseto degli Abruzzi. Un ricordo personale di mio cugino di 2° grado, Olindo junior Benito De Berardinis, morto ieri sera improvvisamente all’età di 84 anni. Sono vicino alla sorella Splendora Fina e il cognato Ivano Guidolin; ma anche ai cari nipoti che amava tanto: Cecilia, Nino e Fiorella. L’anima buona di Benito, questo il nome con cui era conosciuto, rivive nelle belle parole della Signora Lalla Di Marco: “Lo zio Ben… Improvvisamente è volato via. Cecilia e tutta la sua famiglia, io compresa siamo sconcertati, di come la vita possa essere stravolta in un attimo, quando meno te lo aspetti. Benito era una persona adorabile che dopo il terremoto da profuga a Roseto, con mille difficoltà, è sempre stato premuroso e prodigo di attenzioni e aiuto. Dio gli renderà merito del suo cuore generoso e buono. Il vuoto che lascia in tutti noi è immenso. Ci ritroveremo in un’altra dimensione. Che la terra ti sia lieve. R.i.P.” . Faccio mie queste bellissime parole di Lalla che, in questo post, ha racchiuso in poche parole l’essenza di uomo che si è speso sempre per gli altri. Sempre attivo e volenteroso per aiutare gli altri e di capire anche l’andamento delle “nostre” famiglie De Berardinis. Un segno di grande umanità e legame con le proprie radici. Le stesse radici profonde che da sempre contraddistinguono la sorella Fina, donna pilastro di tutta la famiglia De Berardinis. La camera ardente è stata allestita presso la Casa Funeraria Antonio Ruggieri in Via Bolivia di Voltarrosto di Roseto degli Abruzzi da questa mattina (15 ottobre 2022) con il seguente orario: dalle 8,30 alle 19,30. I funerali si svolgeranno domenica, 16 ottobre, alle ore 15,30, nella Chiesa di Santa Maria Assunta di Roseto degli Abruzzi e la salma sarà tumulata a Giulianova lunedì 17 nella cappella di famiglia.
Roseto degli Abruzzi. Lutto in redazione: è morto Olindo junior Benito De Berardinis.
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Olindo junior, questo il suo primo nome, doveva ricordare suo nonno: Olindo De Berardinis, fratello di mio nonno Giovanni. Olindo senior, era nato il 7 ottobre 1882, alle ore 20:00, nella contrada “Collemoro” di Bellante, in una delle tante masserie della famiglia Tattoni, dal 32enne Gaetano (originario di Sant’Omero) e Annunziata Di Giangiacomo (originaria di Varano di Teramo). Sarà Gianfrancesco Tacchetti, Sindaco di Bellante, a registrare l’atto di nascita alla presenza dei due testimoni: il 32enne Domenico Pedicone e il 52enne Giovanni Spoletini. Olindo era il 4° di 10 figli, gli altri erano: Domenico (Bellante, 8 giugno 1878 / nato morto); Maria (Bellante, 31 maggio 1879); Celeste (Bellante, 12 gennaio 1881); il già citato Olindo (Bellante, 7 ottobre 1882 / Roseto degli Abruzzi, 13 gennaio 1962); Giovina (Bellante, 8 ottobre 1885 / Roseto degli Abruzzi, 6 gennaio 1966); Carlo (Bellante, 3 maggio 1888 / Caoria di Canal San Bovo (TN), 15 settembre 1917, caduto nella Prima Guerra Mondiale e primo marito di mia nonna Grazia Di Bonaventura di Montepagano); Teresa (Bellante, 17 ottobre 1890); Santino (Bellante, 2 novembre 1892 / Giulianova, 9 giugno 1972); Carmela (Bellante, 4 gennaio 1895); Giovanni (Mosciano Sant’Angelo, 30 ottobre 1897 / Giulianova, 8 maggio 1973, mio nonno). Nel 1902, chiamato a visita di leva dal Distretto Militare di Teramo, viene riformato per problemi fisici. Il 7 ottobre 1909 si sposa a Mosciano Sant’Angelo con Splendora Bartolacci (Mosciano, 27 novembre 1888 / Roseto degli Abruzzi, 26 dicembre 1961), dalla loro unione nascono 6 figli: Gaetano (Cologna paese, 26 luglio 1910 / Roseto degli Abruzzi, 9 agosto 2001, papà di Olindo junior Benito); Amina (Cologna paese, 23 ottobre 1913); Biagio Francesco, detto Ferruccio (Cologna paese, 3 febbraio 1916 / Cologna paese, 11 dicembre 1917); Elisa (Cologna paese, 15 gennaio 1921, recentemente scomparsa) e le gemelle Maria (Cologna paese, 23 novembre 1923 / Cologna paese, 6 dicembre 1923) e Angiolina (Cologna paese, 23 novembre 1923 / Cologna paese, 3 dicembre 1923). Allo scoppio della 1° Guerra Mondiale, per mancanza di uomini, vengono richiamati anche i rivedibili e riformati. Olindo senior verrà richiamato a visita di leva, dal Distretto Militare di Teramo, l’8 maggio 1916, dopo essere stato già riformato nel 1902. Il 10 luglio viene chiamato alle armi e il 21 luglio destinato al 3° Reggimento Artiglieria Fortezza. Il 4 novembre viene destinato al 13° Reggimento Artiglieria da Campagna. Alla fine di settembre 1917 apprende la scomparsa del fratello minore, Carlo, morto a Caoria di Canal San Bovo (TN) e nel mese di dicembre del figlio di due anni, Biagio Francesco. L’8 ottobre viene esonerato dal servizio per essere messo in congedo con il 3° Reggimento Artiglieria Fortezza il 28 dicembre 1918. Muore, all’età di 79 anni, nella sua casa in Contrada Borsacchio di Roseto degli Abruzzi il 13 gennaio 1962, le sue spoglie riposano nel cimitero comunale di Giulianova.
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Il papà di Olindo junior Benito era Gaetano De Berardinis, cugino di mio padre Carlo. Nasce a Cologna paese (in una delle masserie dei Marchesi Mazzarosa Devincenzi) il 26 luglio 1910 da Olindo senior (Bellante, 7 ottobre 1882 / Roseto degli Abruzzi, 13 gennaio 1962) e Splendora Bartolacci (Mosciano Sant’Angelo, 27 novembre 1888 / Roseto degli Abruzzi, 26 dicembre 1961). Il 22 novembre 1929 viene giudicato idoneo al servizio di leva. Il 13 aprile 1931 viene chiamato alle armi nel 2° Reggimento Artiglieria e si congeda il 14 gennaio 1932. A Montepagano, il 17 aprile 1937, si sposa con Mariavincenza Di Nicola (Montepagano, 23 gennaio 1915 / Roseto degli Abruzzi, 30 giugno 2005), dal matrimonio nascono 2 figli: Olindo junior Benito (Roseto degli Abruzzi, 24 gennaio 1938 / 14 ottobre 2022) e Splendora Fina (31 dicembre 1938 / vivente), in realtà, quest’ultima, nacque il 1 gennaio 1939, il padre la registrò retroattivamente perché se nascevano due figli nello stesso anno il regime Fascista dava 600 lire alla famiglia. Il 20 agosto 1939 viene richiamato sotto le armi nel 2° Reggimento Artiglieria e il 28 agosto parte da Napoli per la Libia, sbarca a Tripoli il 31 agosto. Inquadrato con il 26° Reggimento, del XX Corpo d’Armata, 20° Raggruppamento artiglieria di Corpo d’Armata, comandata dal Colonnello Fernando Moech. Durante la permanenza in Libia contrae una malattia cronica. Il 24 dicembre rimpatria da Tripoli e sbarca a Napoli il 26 dicembre. Il 4 luglio 1941, dopo varie visite mediche all’Ospedale Militare di Chieti, viene messo in congedo. Il 4 novembre viene richiamato alle armi, ma subito ricoverato all’ospedale militare di Bari e il 10 novembre viene dimesso. Il 12 novembre, il Distretto Militare di Teramo dichiarerà l’inabilità assoluta, ponendo Gaetano in congedo . Muore a Roseto degli Abruzzi il 9 agosto 2001 all’età di 91 anni, le sue spoglie riposano nel cimitero comunale di Giulianova.
Walter De Berardinis