“Resto qui”, opera prima di Domenico Cornacchia che vive Santa Rufina di Valle Castellana in provincia di Teramo.
Come un odierno paladino, attraverso la scrittura, racconta in questo libro il suo territorio e la sua straordinaria cultura.
Come ben raffigurato nella copertina del libro, un saggio anziano accompagna il nuovo che avanza lungo un percorso di conoscenza delle proprie origini.
Quelle storie e racconti orali che piano piano la nostra società moderna sta cancellando e mettendo tutto fuori tempo, sembra come se avessimo tagliato di netto le nostre origini agro-pastorali.
Questo testo ha lo scopo di preservare una cultura tramandata per secoli sempre oralmente, prima che
vengano a mancare le fonti di informazione ed i loro testimoni. I racconti, suddivisi in diversi capitoli, sono
storie di vita vissuta che attraversano buona parte del secolo scorso, ambientati in un piccolo fazzoletto di
terra a confine tra l’Abruzzo e le Marche, raccontati dagli occhi e dalle orecchie di un ragazzo che ancora
orgogliosamente vive e si sveglia tutte le mattine in quel posto insieme alla sua famiglia.
L’amore, la guerra, i lavori nei campi, le difficoltà della vita, il folklore, e tanti altri capitoli sono riportati sul
testo al fine di mantenere vivi gli usi, i costumi ed il patrimonio orale tramandato di generazione in
generazione. Luoghi, casate, proverbi e parole, in dialetto abruzzese-marchigiano, accompagnano gli ultimi
capitoli del libro. Merito a Domenico l’aver impresso su questo libro date, testimonianze e sentimenti della nostra gente.
Domenico Cornacchia è nato ad Ascoli Piceno il 1° novembre del 1990. E’ residente a
Santa Rufina, nel comune di Valle Castellana in provincia di Teramo (Abruzzo). La sua famiglia vive li dà più
di cinque generazioni. L’attitudine alla natura lo ha portato ad effettuare gli studi agrari sia alle scuole
superiori che all’università, laureandosi alla facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Teramo. Da circa
nove anni svolge il ruolo di Responsabile Qualità in aziende alimentari e di packaging. E’ un amante della
natura, degli animali, del cibo, del territorio, dei viaggi e dei racconti, soprattutto quelli narrati oralmente
davanti al calore di un camino. “Resto qui” è la sua opera prima, un progetto editoriale che ha lo scopo di
non farci allontanare dalle nostre radici, dal nostro dialetto e da tutte quelle tradizioni che hanno formato
generazioni di persone fino ai giorni d’oggi.