“Io, Gianni Schiuma: monologo di un vecchio dj”. Intrattenitore, musicofilo, giullare, Gianni Schiuma si racconterà, venerdì, 25 novembre, al Kursaal, in uno show ironico e travolgente. “ Alle Medie – dice- ero alla Pagliaccetti e le paste andavo a mangiarle al bar Marcozzi. Giulianova, la mia seconda città”. 60 immagini, 47 canzoni, in una serata a cui davvero sarà un peccato mancare. Quarant’anni di musica scorreranno venerdì, 25 novembre, al Kursaal, nello show che Gianni Schiuma proporrà a chi sarà venuto in sala pregustando un revival o semplicemente per trascorrere l’ultimo fine settimana di novembre in un clima di ironica, spassosa leggerezza. Gianni Schiuma, dj, performer, uomo simbolo della movida degli anni d’oro della disco dance, inaugura dunque il suo tour tra Marche e Abruzzo proprio a Giulianova. “Io, Gianni Schiuma: monologo di un vecchio dj” si concluderà a gennaio a Grottammare, dopo aver unito idealmente le regioni che sono state teatro privilegiato di una formidabile carriera. A fare da tramite, ancora, il filo rosso della discomusic, del vinile e della vita notturna, una vita che amava scendere in pista , la pista da ballo, ma senza eccessi e devianze. “Anni impareggiabili, quelli del Why Not – dice proprio Gianni Schiuma – perché irripetibile era l’aria che si respirava in quei giorni. Tornare a Giulianova, oggi, è facile, forse perché con il pensiero, e il cuore, non sono mai partito. La mia prima adolescenza, a dirla tutta, l’ho vissuta qui. Le Scuole Medie le ho frequentate alla Pagliaccetti, ospite, per necessità familiari, del monastero dei Benedettini. Ragazzino, giocavo a calcio con i coetanei sordomuti del Castorani e le paste andavo a mangiarle al bar Marcozzi. A Giulianova vivono tanti miei amici, compagni di una lunga stagione, che non ho mai perso di vista. Due di loro saliranno sul palco, venerdì: pochi passi con me per una passeggiata lungo una vita, la mia, che è stata un tutt’uno con la musica e la voglia di divertire, di coinvolgere tutti, nessuno escluso, anche solo per qualche ora.” Gianni Schiuma è stato Gianni D’Angelo prima che il rogo dello stadio Ballarin, il 7 giugno 1981, gli producesse gravissime ustioni e rivoluzionasse il suo modo di guardare il mondo, gli altri. Prima che gli cambiasse, e non fu un caso, anche il nome. Venerdì sera, in una serata diretta da Manu Latini, racconterà, attraverso se stesso, i cambiamenti delle voglie, dei gusti, del costume di un’epoca. Lo farà con garbo e ironia, lasciando alla platea, come ha sempre fatto, un messaggio positivo, un invito a lasciarsi andare ma non per strafare, a distrarsi restando in equilibrio tra il dire, l’agire e l’essere. “Patrociniamo con soddisfazione questa serata – commenta l’assessore Paolo Giorgini – Gianni Schiuma, prima che un caleidoscopico uomo di spettacolo, è un amico, nostro e della città. Abbiamo con lui un debito di riconoscenza per aver colorato, con uno stile personale, mai esagerato, la gioventù di tante generazioni. Ci piace il segnale che lascerà venerdì sera, quando dimostrerà che l’ascolto, il ballo, l’amicizia e l’incontro, sono molto meglio della navigazione digitale dei ragazzi e degli adulti di oggi”. Inizio dello spettacolo alle 21.30. Biglietti su Ciaotickets.
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