Oggi i ciclisti e i cicloturisti per utilizzare il ponte esistente lungo la statale rischiano la vita
Un breve raccordo, da aggiungere all’attuale tracciato della Ciclovia del Tronto, utilizzando una strada già esistente a Porto d’Ascoli, Strada delle Macchie, per salvare la continuità della Ciclovia Adriatrica.
E’ ciò che propone il coordinamento marchigiano della FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, in un elaborato progettuale di massima fornito alla Regione Marche e al Comune di San Benedetto del Tronto, affinché se ne preveda la realizzazione nell’ambito dei lavori della Ciclovia del Tronto in fase di avvio.
Utilizzando i nuovi capi normativi entrati a far parte del Codice della Strada con il DL 76/2000, inerenti le “Corsie ciclabili” e le “Strade E-bis” o “F-bis” (strumenti definiti anche nel dettaglio con il Decreto del Ministro Infrastrutture e Trasporti del 23 agosto 2022), si ritiene oggi possibile integrare il progetto della Ciclovia del Tronto (che collega San Benedetto del Tronto ad Ascoli Piceno), prevedendone il collegamento con la Ciclovia Adriatica attraverso l’esistente Strada delle Macchie, in zona artigianale-commerciale di Porto d’Ascoli, riuscendo così a rendere funzionale, per l’attraversamento del fiume Tronto, la pista ciclabile già esistente sul lato est del ponte della Strada Statale Adriatica (SS16).
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La Ciclovia Adriatica è una delle più importanti infrastrutture turistiche di cui l’Italia si sta dotando in questi anni collegando con una unica ciclabile tutte le regioni italiane che si affacciano sul mare Adriatico.
Tutto partì nel 2000 con la prima proposta FIAB della rete “BicItalia” in cui si tracciarono i percorsi principali per le ciclovie nazionali. Nel 2017 si firmò il protocollo d’intesa specifico per il versante Adriatico, proposto dalla FIAB, tra tutte le Regioni italiane che si affacciano sull’Adriatico (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo, Molise e Puglia, con la FIAB stessa) e nel 2019 è stato siglato l’accordo di partenariato tra le stesse Regioni che, come è noto, ha individuato la Regione Marche nel ruolo di capofila, delegata per l’attuazione del programma di finanziamento da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti e per la realizzazione di tale ciclovia nazionale. Appena pronta la Ciclovia Adriatica , sempre grazie al lavoro della FIAB all’interno di ECF- (European Cyclist Federation), entrerà in “EuroVelo”; la rete europea dei grandi itinerari ciclabili rivolta al turismo del futuro.
Sebbene si stia andando avanti ed il progetto di fattibilità della Ciclovia Adriatica sia ormai completato ed approvato, molte sono le problematiche per il completamento di tale importante infrastruttura, tra cui, un punto nodale, è l’attraversamento del fiume Tronto, dove è previsto l’ormai famoso ponte ciclopedonale perchè collega le Marche all’Abruzzo in un punto baricentrico dell’intera Ciclovia Adriatica.
Su tale ponte, notizia di cronaca dei giorni scorsi, sembra si sia chiuso il sipario, almeno temporaneamente, con l’incredibile decisione assunta dalla Giunta della Regione Abruzzo che recita nella DGR n.638 del 27.10.2022: “considerato lo stato di attuazione progettuale dell’Intervento, per il quale è tutt’ora in corso la predisposizione, da parte della Regione Marche, della progettazione definitiva, si conferma l’indirizzo al definitivo perfezionamento della revoca della convenzione sottoscritta in data 17 settembre 2020 tra Regione Marche e Regione Abruzzo per la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto”.
Tale provvedimento, oltre alla revoca della convenzione, dirotta altrove il finanziamento di oltre due milioni di euro prima disponibile e porterà, certamente, ad un notevole ritardo nel complesso procedimento di realizzazione del nuovo ponte ciclopedonale sul fiume Tronto.
Ma tale collegamento è strategico per la continuità dell’intera Ciclovia Adriatica e non si può rimanere troppo a lungo senza collegamento ciclabile tra Marche ed Abruzzo.
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In attesa, pertanto, che vengano nuovamente stanziate le risorse necessarie, venga avviato tutto l’iter amministrativo-burocratico-tecnico e, infine, venga realizzata fisicamente l’opera, FIAB MARCHE ritiene necessaria una soluzione temporanea ed immediata che permetta di mantenere la operatività della Ciclovia Adriatica, consentendo ai ciclisti di superare il Tronto, comunque, in piena sicurezza.
Nella proposta progettuale che FIAB ha consegnato alla Regione ed al Comune, si ipotizza un raccordo ciclabile attraverso Strada delle Macchie, tra le Ciclovie del Tronto e l’Adriatica, realizzabile anche senza aumento di costi. In relazione ai costi limitati previsti, infatti, si potrebbero utilizzare economie facilmente individuabili nel progetto stesso o si potrebbero introdurre modifiche in corso d’opera, durante la realizzazione dell’ultimo tratto della Ciclovia del Tronto.
Quando poi, finalmente, si potrà transitare sul nuovo futuro ponte ciclo-pedonale del Tronto, il collegamento proposto oggi non sarà comunque vano. Avere infatti un collegamento ciclopedonale più arretrato rispetto alla litoranea, resta un servizio per tutti coloro che preferiscono una mobilità ciclabile per lo spostamento tra Porto d’Ascoli, area commerciale, e Martinsicuro, centro città, e rimarrà, comunque, un tracciato anche di rilevanza turistica servendo un’area di interesse dove esiste una importante attrattiva come la Torre di Carlo V, all’interno della quale è visitabile un Museo archeologico, Antiquarium di Castrum Truentinum, di estremo interesse per l’intera area della vallata del Tronto e per entrambe le regioni Abruzzo e Marche.
FIAB MARCHE con la consegna dell’idea progettuale ha chiesto un incontro con i tecnici responsabili ed i progettisti della Ciclovia del Tronto e della Ciclovia Adriatica, nonché con gli Assessorati competenti alla Regione Marche e al Comune di San Benedetto del Tronto per un approfondimento della proposta al fine di giungere alle necessarie integrazioni progettuali ed alla realizzazio