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ATRI. È stata votata e approvata all’unanimità nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Atri la delibera presentata dal Gruppo Consigliare di Fratelli d’Italia relativa al cibo sintetico aderendo pienamente alla petizione promossa da Coldiretti sostenendo tutte le conseguenti e connesse iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli del cibo sintetico e avvalorate anche dal mondo accademico e scientifico. Il Presidente del Consiglio Comunale e la Giunta si è impegnata ad adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti fornendo direttive ai competenti uffici e servizi della Regione anche per la trasmissione della deliberazione al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste, e a adottare tutti i provvedimenti utili a fornire i necessari seguiti di competenza al Governo italiano nel contrasto alla diffusione del sistema di etichettatura Nutriscore.
“Il cibo sintetico – si legge nella delibera discussa in consiglio comunale dal Capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Filiani – è prodotto in bioreattori, non salvaguarda l’ambiente in quanto comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più̀ performanti; limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo e favorisce gli interessi di pochi operatori; la diffusione di cibi sintetizzati in laboratorio non garantisce la tutela della salute, non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali. Il Nutriscore è un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato e promosso dalle autorità francesi per un’adozione a livello europeo nell’ambito del programma di sviluppo comunitario “Farm to Fork”, ma rappresenta uno strumento fuorviante rispetto agli obiettivi che si pone, in quanto va a sanzionare immeritatamente prodotti ad alto livello qualitativo e di genuinità quali quelli tipici della dieta mediterranea e della tradizione agroalimentare italiana. Questo sistema di etichettatura non fornisce al consumatore le informazioni necessarie per comprendere la salubrità e la bontà di un prodotto alimentare, andando a equiparare prodotti quale l’olio extravergine di oliva a prodotti alimentari di infima qualità. Considerato che il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità̀, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo e che in attuazione del principio di sussidiarietà̀ di cui all’articolo 116 della Costituzione il Comune è l’Ente che, in virtù del rapporto di prossimità con i cittadini, può efficacemente garantire la salvaguardia dei diritti fondamentali alla salute e alla corretta alimentazione anche attuando misure di tutela predisposte a livello statale. Coldiretti ha promosso una petizione contro il cibo sintetico e sono nate diverse iniziative di sensibilizzazione finalizzate a evidenziare i rischi della diffusione del cibo artificiale e i contenuti della petizione promossa sono pienamente condivisibili quanto a contenuti e modalità di attuazione delle finalità nella stessa esplicitate. Gli impatti omologanti di un modello produttivo distante dalle specificità territoriali locali possono cancellare le produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà della biodiversità locale; le competenti Autorità italiane di cui al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste hanno affermato in modo inequivocabile la contrarietà nazionale italiana alla diffusione del sistema di etichettatura Nutriscore”.
“Abbiamo deciso di sostenere la petizione di Coldiretti – commenta Filiani – perché non possiamo stare a guardare di fronte a queste azioni che non rispettano la salute dei cittadini. Nelle nostre mense scolastiche non vorremmo mai cibi di questo tipo. Per millenni l’uomo ha coltivato i campi e i contadini mettevano da parte un po’ del raccolto per seminare, alla base dell’economia c’era questo. Con il cibo sintetico sono solo le multinazionali a trarne vantaggio. Ringrazio tutti i componenti del consiglio comunale per aver votato la delibera. Un segno importante per la tutela della natura, dell’ambiente e della salute dei cittadini”.