Treviso. Editoria: “Bunker Valentin – Lo sterminio nazista attraverso il lavoro forzato”, ultimo lavoro di ricerca di Orlando Materassi e Silvia Pascale sugli I.M.I. – Internati Militari Italiani.
Per la prima volta in Italia un volume indaga il lavoro forzato degli Internati Militari Italiani (IMI) nei lager del Terzo Reich: Bunker Valentin. Lo sterminio nazista attraverso il lavoro forzato, pubblicato da Edizioni Chartesia e scritto da Orlando Materassi e Silvia Pascale, sarà presentato in anteprima nazionale a Treviso mercoledì 21 dicembre alle ore 16:30 presso l’auditorium di Palazzo Bomben, dove gli autori, introdotti da Antonella Lorenzoni (Presidenti ANPI sezione di Treviso) dialogheranno moderati da Laura Zamprogna (coordinatrice editoriale Chartesia).
Molto si è scritto sugli Internati Militari Italiani, i soldati fatti prigionieri e deportati nei lager dopo l’8 settembre 1943, soprattutto negli ultimi anni, ma il lavoro di studio dei luoghi di lavoro forzato dove i nostri IMI furono sfruttati a volte fino alla morte lo stanno portando avanti da molto tempo Orlando Materassi e Silvia Pascale. Uniti da storie familiari comuni, da una passione grandissima e da obiettivi che portano alla Memoria, al Ricordo, ma soprattutto alla Riconciliazione.
La condivisione di percorsi con le autorità tedesche e la realizzazione di progetti per rendere giustizia al sacrificio dei nostri IMI hanno portato a una conoscenza storica e a un rapporto di amicizia basato sulla comprensione e sul dialogo. In quest’ottica il volume è stato realizzato dall’ANEI di Treviso grazie alle risorse del Fondo italo-tedesco per il Futuro, con il riconoscimento dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e del Ministero degli Affari Esteri della Germania.
Un unicum nel panorama editoriale italiano. In attesa della grande presentazione in programma per il Giorno della Memoria (27 gennaio 2023), Edizioni Chartesia offre al pubblico l’imperdibile anteprima nazionale di un libro senza precedenti in Italia, destinato a diventare il punto di riferimento per gli studi sugli Internati Militari Italiani in Germania.
Una triste pagina di storia per costruire conoscenza e memoria. Il bunker Valentin, considerato un’avanguardistica e imponente struttura all’interno della quale si sarebbero dovuti assemblare sottomarini U-Boot di tipo XXI di importanza strategica per la guerra navale tedesca, era un luogo di sterminio nazista attraverso il lavoro forzato, per la cui costruzione furono impiegati circa 12.000 schiavi di Hitler, sfruttati in molti casi fino alla morte. Si trattava di prigionieri e lavoratori coatti di molte nazionalità, tra cui 6.000 Internati Militari Italiani, cioè i militari italiani fatti prigionieri dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, che si rifiutarono di aderire al nazifascismo e per questo furono deportati nei lager del Terzo Reich dove, senza tutela della Croce Rossa Internazionale, subirono violenze e sofferenze disumane per circa due anni. Saranno più di 1.600 i morti nel cantiere del bunker Valentin, tanto che l’imponente costruzione può essere considerata un enorme cimitero.
Appare, dunque, quanto mai preziosa nell’economia del libro la testimonianza diretta di Elio Materassi, giovane soldato italiano (padre di Orlando) fatto prigioniero dalla Wehrmacht il 12 settembre 1943 a Monza e deportato prima in Polonia e poi in Germania, nel lager Heidkamp II nella zona di Bremen-Farge. È in questo scenario di fame, freddo e morte che trascorrerà molti mesi, sfruttato come lavoratore forzato al cantiere per la costruzione del bunker Valentin.
Grazie al ritrovamento di documenti inediti tedeschi, alle fotografie e ai materiali provenienti dagli archivi privati della famiglia Materassi, si è potuto identificare il territorio come sede di lager creati appositamente per i deportati adibiti alla costruzione di questo enorme edificio. Le ricerche hanno evidenziato come questa particolare zona, finora poco studiata, non fosse soltanto un luogo di prigionia, ma un enorme campo di sterminio parcellizzato in campi satellite.
Orlando Materassi vive a Le Sieci, nel comune di Pontassieve (FI). Si è da sempre dedicato alla vita sociale e politica ricoprendo svariati incarichi, tra i quali consigliere comunale e assessore. Già Presidente Nazionale ANEI (Associazione Nazionale ex Internati nei lager nazisti) dal 2019 al 2022. È coordinatore storico/scientifico della collana LE NOSTRE GUERRE di Ciesse Edizioni. Responsabile del Progetto con l’Ambasciata della RFG “La Memoria Resistente” (2018 -2020) e “Racconti della Memoria” (2019). Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico del Progetto con l’Ambasciata della RFG “Gli Internati Militari Italiani: testimonianze di donne, madri, fidanzate, mogli, figlie” (2021), “La Memoria che unisce. Educare alla Pace” (2022); responsabile partner italiano per l’IC 4 Stefanini di Treviso del Progetto Europeo “OnboardingMemories” con Europäische Akademie Berlin, StiftungKreisaufürEuropäischeVerständigung in Grodziszcze, in Polonia, e al Centre Européen Robert Schuman in Scy-Chazelles, in Francia (2022).
Nel marzo 2019, dal Sindaco del Comune di Schwanewede, riceve un Attestato d’Onore per l’impegno profuso alla comprensione tra i Popoli. A giugno 2021 il Presidente della Regione Toscana gli consegna il CREST con il Pegaso, e il 28 giugno 2022 il Comune di Pontassieve gli conferisce il Ponte Mediceo.
Silvia Pascale vive a Treviso, docente e storica. Dal 2011 si dedica a questioni legate al genocidio armeno, ai campi di concentramento e alla vicenda degli Internati Militari Italiani. Ha lavorato per molti Centri di Documentazione sul nazifascismo all’estero, tra cui Lobomiwice-Opole, Parigi e Dachau. Dirige la collana storica LE NOSTRE GUERRE di Ciesse Edizioni. Responsabile del Progetto con l’Ambasciata della RFG“Gli Internati Militari Italiani: testimonianze di donne, madri, fidanzate, mogli, figlie” (2021) e “La Memoria che unisce. Educare alla Pace” (2022); responsabile partner italiano per l’IC 4 Stefanini di Treviso del Progetto Europeo “OnboardingMemories” con Europäische Akademie Berlin, StiftungKreisaufürEuropäischeVerständigung in Grodziszcze, in Polonia, e al Centre Européen Robert Schuman in Scy-Chazelles, in Francia (2022).
Dal 2020 lavorano insieme.
PUBBLICAZIONI a quattro mani
“La Memoria legata al filo rosso. Il Ricordo negli occhi di mio padre” (2021) Ciesse Edizioni;
tradotto in tedesco e polacco;
“Elio, un eroe per scelta” (2021) Ciesse Edizioni;
“Gli Internati Militari Italiani: testimonianze di donne” (2022) Ciesse Edizioni;
“Internati Militari Italiani. Una scelta antifascista” (2022) Editoriale Programma;
“Didattica della Memoria. Tutto grazie alle ultime parole” (2022) Ciesse Edizioni;
“Franco Tucci e il vecchio borgo delle Sieci di Sotto” (2022) Ciesse Edizioni