Editoria: riflessioni sul romanzo “In famiglia” di Elena Basile, edizioni La Nave di Teseo

Riflessioni sul romanzo “In famiglia

di Elena Basile, pp. 427, La Nave di Teseo, i Delfini, 2022

di Gianluigi Chiaserotti

 

In famiglia” è l’ultimo romanzo dell’ambasciatrice d’Italia, Elena Basile, ma anche fine scrittrice e romanziera.

E’ la narrazione di una famiglia pressocché normale, composta da Mario, ex giudice, Giovanna, ex docente, Alfredo, il primogenito notaio, ed Emanuela, cooperatrice internazionale.

Attraverso l’analisi, attenta e profonda, di ciascuno dei personaggi della nostra storia, Elena Basile ci fa comprendere, e bene il carattere degli stessi.

Mario è riflessivo, ma anche astratto e molto malinconico. Spesso si ritira in se stesso ed evita di parlare anche con la moglie.

Giovanna è curiosa, anche irrequieta ed invadente e, se puo’, mette bocca su tutto, soprattutto nel comportamento e nelle azioni dei figli e del marito.

Alfredo invece è insicuro ed inquieto ed è, fin da bambino, molto geloso (ma forse anche invidioso) della sorella Emanuela, delicata e bella.

Nella lettura, pagina dopo pagina, ma soprattutto grazie ad uno stile fluido, vengono descritti, ed alla perfezione, i rapporti che si intersecano tra i nostri personaggi in quella certa competizione che in tutte le famiglie c’è.

Ma emergono anche affetto, passioni oscure, il tutto circondato, e per l’intero romanzo, dall’inseguimento di una serenità mai veramente vissuta.

Viene chiaramente scritto nella quarta di copertina:

«[…] Una storia di speranza incarnata da donne forti e fragili insieme, che tengono le redini di una famiglia imperfetta, come forse lo sono tutte, e capace per questo di sorprenderci in ogni momento.».

Il filo conduttore della vita di questa famiglia si articola poi, con vera originalità, in svariati quadri, che sono le “Parti” in cui è diviso il romanzo (la Prima e la Sesta sono aspetti comuni alla famiglia, mentre la Seconda, la Terza, la Quarta e la Quinta sono le analisi introspettive di ciascun componente della famiglia medesima, con poi un Epilogo e quindi la chiusa dedicata alla figlia di Emanuela, Milena, bambina molto simile alla madre, intelligente e profonda).

E ciascuna “Parte” potrebbe tranquillamente essere una narrazione a sé stante.

I particolari, descritti con dovizia, sono molto sentiti, ma anche molto vissuti.

Sentiamo anche nostri gli stili e le scelte di vita, che permettono al lettore di essere partecipe, e direi, presente in questa famiglia.

Pur essendo un romanzo di oltre 400 pagine, si legge quasi tutto di un fiato, grazie ad una prosa fluida, ma molto curata in cui la Basile ci accompagna nella vita di questa famiglia.

Sono altresì delle impressioni di vita vissuta e, tra le sue righe, si trovano amore, passione, dolore, amicizia (ma quella vera), speranza, e quindi, senza dubbio, anche gioia.

A mio modesto parere, si captano certamente alcuni aspetti autobiografici dell’Autrice. La prova di codesto sta nel fatto che tutti le “Parti” sono scritte in terza persona, mentre la “Quarta”, dedicata ad Emanuela, è scritta in prima persona, riportando alcuni luoghi dove la Basile è vissuta per la sua attività lavorativa. O anche come ha giustamente detto l’Autrice in un’intervista:

«[…] Solo nel senso in cui Flaubert affermava “Madame Bovary c’est moi” . Non racconto  cose realmente accadute ma certamente le atmosfere, le emozioni che descrivo sono legate alla mia vita.».

Comunque ringraziamo Elena Basile per aver avuto il coraggio di porre per iscritto questa storia, come scrive Filippo La Porta nella quarta di copertina:

«Una prosa malinconico-visionaria e una leggerezza di tocco che richiama i film di Truffaut.».

Molto bella è anche la scelta della copertina, la quale rende benissimo tutta la narrazione, cioè “Dorothy Cummings the Ogilvy Family” di Harry More Gordon.

E’ un romanzo che consiglio ed è sicuramente la continuazione di una lunga e prestigiosa carriera di Scrittrice che Elena Basile ama molto e le sta dando soddisfazione quasi parimenti alla sua carriera diplomatica.

Gianluigi Chiaserotti