Una rotatoria fra la Statale e la Provinciale all’imbocco dell’area industriale di Vasto. Il ruolo centrale che assumerà il Porto di Vasto dopo gli interventi di ZES, Regione Abruzzo e Ferrovie dello Stato.
Vasto 27 febbraio 2023. Aperto questa mattina il primo cantiere delle sei opere infrastrutturali in capo alle Zes Abruzzo. Si tratta di una rotatoria fra la Statale e la Provinciale all’imbocco dell’area industriale di Vasto: importo complessivo dell’intervento 1 milione e 200 mila euro. Opera simbolica sia perché attesa da anni sia perché, sottolinea il Commissario Mauro Miccio: “interpreta perfettamente il ruolo delle ZES. La rotatoria è un’intersezione che assolve al compito di velocizzare e fluidificare il traffico collegando diverse strade. Ed è questo anche il sostanziale compito delle ZES, intervengono nei processi e nei progetti mettendo in connessione i diversi livelli istituzionali e i numerosi portatori di interessi velocizzando tutti i procedimenti attuativi. Non dimentichiamo che quelli finanziati con il PNRR sono interventi attesi da tempo e spesso incagliati in controversie e problematiche irrisolte. E con il recente Decreto Legge del 16 febbraio il Consiglio dei Ministri ha revisionato il sistema di governance del PNRR per accelerare ulteriormente la realizzazione delle opere attraverso la semplificazione delle procedure a monte. Un Codice lavori specifico che riguarda i progetti finanziati con i fondi straordinari”
Su questa ampia area che sovrasta il Porto di Vasto sono presenti aree interportuali, il nucleo industriale, la rete di strade provinciali, statali e autostradali, la rete ferroviaria e anche una preziosa area protetta, quella di Punta Aderci. Appare evidente quanto siano strategiche le opere che grazie ai fondi del PNRR sono state messe in campo e che contano come soggetti attuatori oltre alla ZES anche la Regione Abruzzo, le Ferrovie dello Stato, il Comune di Vasto. Nel dettaglio (così come da protocollo d’intesa sottoscritto da tutti gli enti): consolidamento versante Punta Penna, di competenza del Comune di Vasto, costo 1.500.000; porto di Vasto potenziamento e riqualificazione, infrastrutturale diga foranea e moli, di competenza della Regione Abruzzo, costo 12 milioni di euro; interventi di potenziamento infrastrutturale ed escavazione del porto di Vasto, di competenza della Regione Abruzzo con Stazione Appaltante ARAP, costo 1.870.000.
La Zes, oltre alla rotatoria realizzerà la banchina ove sarà poggiata la tratta ferroviaria a servizio del trasporto merci su rotaia (7 milioni e 650 mila euro). Un piano integrato di interventi, quindi, in area porto e interporto che pesa complessivamente circa 50 milioni con RFI. Quelle finanziate con il PNRR dovranno essere completate entro il 2026.
Sono interventi il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il sindaco di Vasto e presidente della Provincia, Francesco Menna e il presidente dell’Autorità Portuale Centro Adriatica, Vincenzo Garofalo; per Rete Ferroviaria Italia è intervenuto Giovanni Ciardiello. Un ampia rappresentanza di autorità civili e militari e delle parti sociali che pois si sono ritrovati alla “Puccioni 1888” fra le aziende insieme al gruppo Arverdi e alla Ecofox stanno investendo nell’area ZES di Vasto con significative ricadute occupazionali.
Le altre opere Zes in Abruzzo e l’economia del mare.
In Abruzzo la struttura commissariale è soggetto attuatore delle seguenti altre opere: completamento infrastrutturale trasporto merci piastra logistica in area industriale di Saletti (24 milioni e 400 mila euro); completamento infrastruttura porto di Ortona, collegamento ultimo miglio ferroviario e riqualificazione area banchina (4 milioni e 800 mila euro); strada di collegamento fra il casello autostradale e la statale 16 in prossimità della galleria “Marrucina” (2 milioni di euro); potenziamento e ampliamento del Porto di Vasto con l’obiettivo di adeguare il sistema portuale alle esigenze delle flotte più moderne e delle navi container per il trasporto merci di grandi dimensioni (7 milioni e 650 mila euro).
Si tratta di opere che integrano gli interventi della Regione Abruzzo e di Rete Ferroviaria Italiana (che a Vasto realizzerà un binario di circa 3 km per un investimento di 25 milioni di euro) e che sono ricomprese nella strategia più complessiva che mira a sostenere a sostenere la Blu Economy. Quell’economia del mare che vede l’Italia in una posizione di primo piano considerato che la pandemia e la guerra hanno accelerato processi già in atto e che vedono un forte ripensamento rispetto alla globalizzazione dei mercati con un accorciamento delle catene di fornitura e il ritorno delle produzioni in Paesi più “vicini” rispetto alle lunghe rotte. E l’Italia è specializzata nelle rotte e medio e corto raggio. I moltiplicatori di impatto della ZES e dei Porti è stato calcolato dal Centro Studi del Mediterraneo di Banca Intesa: il traffico container dei Porti che hanno una ZES è del 8,4%; le risorse pubbliche hanno un effetto moltiplicativo di 1 a 3: ogni euro pubblico di credito di imposta ne attiva ulteriori 2 provenienti dal privati; nelle free zone risulta un aumento dell’export del4% annuo aggiuntivo rispetto a quello generato sul territorio; ogni euro investito nei porti ne genera 2,5 nell’economia.