I.C. Corropoli-Colonnella-Controguerra, spettacolo teatrale “L’agenda rossa. Ti racconto Borsellino”
Giovedì 23 febbraio, presso il Cineteatro comunale di Corropoli (TE), l’Istituto Comprensivo Corropoli-Colonnella-Controguerra diretto da Stefania Nardini ha ospitato lo spettacolo teatrale “L’AGENDA ROSSA. TI RACCONTO BORSELLINO”diCocòGulotta, coregia e coordinamento di Gabriella Matranga, con CocòGulotta e Sebastiana Eriu.
L’evento, organizzato nell’ambito delle attività legate all’insegnamento dell’EducazioneCivica e al progettoLegalitàa cura della docente Stefania Grilli, ha visto la partecipazione degli studenti delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado dei plessi di Corropoli, Colonnella e Controguerra.
“L’Agenda Rossa. Ti Racconto Borsellino” è uno spettacolo a due voci che mette in scena una storia di coraggio, di impegno sociale e di speranza: è infatti il racconto in prima persona di Paolo Borsellino dei giorni precedenti all’eccidio di via D’Amelio del 19 luglio 1992.
CocòGulotta, nello scrivere la drammaturgia della piéce teatrale, ha immaginato che la famosa “agenda rossa” appartenuta al giudice e misteriosamente scomparsa proprio il giorno della strage, sia stata finalmente ritrovata da un giornalista (Lucio Speranza) di un piccolo mensile palermitano, il quale decide di portarla alla figlia ventenne (Angela, nata proprio nel luglio del 1992) e di leggerne il contenuto alla ragazza prima di consegnarla alle autorità competenti.
La rappresentazione ha come tema principale l’amicizia tra Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,racconta le loro vicende personali e in particolare la storia della famosa“agenda rossa”, con l’intento di ricordare la tragedia delle stragi di Capaci e via D’Amelio e di commemorare la figura dei due giudici antimafia.
La regia di CocòGulotta è caratterizzata dalla rottura della cosiddetta ‘quarta parete’: una tecnica che prevede la diretta interazione fra gli attori e il pubblico, che diventa così parte integrante dello spettacolo.
Grande è stato il coinvolgimento da parte dei ragazzi, chiamati a dibattere con il regista e gli attori alla fine della performance sul tema della mafia e le curiosità suscitate.