Inaugurata, ieri pomeriggio, la mostra fotografica sull’ Agricoltura, visitabile fino al 18 febbraio, allestita nel Loggiato “Riccardo Cerulli” e promossa dall’ Asp 2 Teramo.
Un bel pomeriggio all’insegna dell’arte, della promozione sociale, della collaborazione tra enti, quello vissuto ieri nel Loggiato “Riccardo Cerulli”, a Giulianova Alta, con l’inaugurazione della mostra fotografica sull’ Agricoltura, promossa dall’ Asp 2 provinciale e allestita in quegli spazi fino a sabato prossimo, 18 febbraio. L’evento è stato in effetti una preziosa occasione per dimostrare come da una piena e convinta comunità d’intenti possano nascere iniziative interessanti, originali, valide sotto molto punti di vista. Alla cerimonia, sono intervenuti il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’ Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D’ Eramo, l’ assessore regionale Pietro Quaresimale, i consiglieri regionali Emiliano Di Matteo e Simona Cardinali, il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, il sindaco di Giulianova e Vice Presidente provinciale Jwan Costantini, il sindaco di Atri Pierluigi Ferretti, il Presidente della Asp 2 Giulia Palestini, il professor Ezio Sciarra dell’ Università “D’Annunzio”. Con loro, il Maestro Giuseppe Tracanna dell’ “Officina dell’ Immagine”, che ha messo a disposizione gli scatti degli allievi. Proprio loro, i ragazzi “dietro l’obiettivo”, sono stati i protagonisti di un evento che, realizzato in collaborazione con il Centro integrato per i Servizi alla Famiglia “Domenico Ricciconti”, ha voluto essere, per il tramite del soggetto scelto, l’ Agricoltura, una testimonianza tangibile della straordinaria avventura intrapresa dall’ Asp 2 con l’esperienza della fattoria sociale Rurabilandia. La presenza del Sottosegretario D’Eramo ha reso onore all’iniziativa e sottolineato implicitamente il valore del comparto agricolo, comparto che, come pochi altri, vive in una prospettiva di grande modernità, in virtù di una scommessa sempre più urgente su innovazione, ambiente e sviluppo sostenibile, ma conservando un cuore antico, quello della civiltà contadina, che appartiene, per storia e cultura, a tutte le comunità italiane.