Cari giovani,
vi scrivo pochi giorni dopo l’inizio della Quaresima e prima di incontrare molti di voi negli incontri foraniali.
Ho vissuto con gioia un breve momento di presenza al convegno sul tema: “Verso la comunità educante”.
Pensando alle riflessioni emerse nell’incontro vorrei condividere con voi il vero obiettivo del cammino quaresimale il quale si concluderà con l’annuncio della Pasqua: prepararsi ad essere sempre più protagonisti nella comunità.
Per molti la Quaresima è il tempo del sacrificio e della penitenza. Per altri è una prospettiva molto favorevole perché, una volta messe in atto alcune scelte – sia pure penitenziali- si illudono di aver scoperto il vero obiettivo della vita.
Tuttavia, non è questo il significato della Quaresima.
È più facile fare un sacrificio o prepararsi ad essere qualcuno?
È più comodo essere dipendente o collaboratore?
Scoprire l’amore di Gesù disinteressato che invita a condividere con noi il suo cammino verso la Pasqua non è facile. È molto impegnativo.
Nella società odierna siamo più disponibili ad essere dipendenti che collaboratori.
Molti preferiscono uscire dalla comunità ed essere indipendenti.
Ma oggi l’indipendenza è sinonimo di emarginazione.
Se non collabori non puoi essere qualcuno!
Nella Quaresima, insieme con i nostri amici, siamo chiamati a verificare le nostre fughe, le nostre scelte che sembrano essere moderne ma sono utopistiche, ossia fuori dalla realtà.
Vi invito a riprendere il brano di Matteo proclamato nella liturgia del Mercoledì delle Ceneri(Mt. 6, 1-6).
Mi colpisce molto la parola, “ricompensa”, ripetuta per ben tre volte.
Chi vive la preghiera, il digiuno e la carità per essere ricompensato è un dipendente e non un collaboratore.
La collaborazione, al contrario, richiede fiducia!
Ma tu ti fidi dell’amore incondizionato di Gesù, o sei alla ricerca di chi ti ricompensa di più?
Anche nelle iniziative di carità bisogna fare attenzione a non cercare la ricompensa!
Aprirsi all’amore incondizionato di Gesù: è questo il vero significato del cammino quaresimale.
Come Maria, tutti noi siamo chiamati ad alzarci e a partire in fretta! (CfLc 1, 39).
Papa Francesco nel messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ci invita ad imitare Maria, la Madre di Gesù.
Gesù manda te per aiutare i tuoi amici a scoprire che anche oggi si può essere collaboratori!
Insieme scopriamo la gioia di essere già in una comunità educante e di impegnarci a farla crescere evitando di cadere nell’anonimato.
Vi attendo negli incontri foraniali per incoraggiarci vicendevolmente a non aver paura delle difficoltà di esser qualcuno e non qualcosa.
Vi accompagno con la mia preghiera.
+ Lorenzo, vescovo
INCONTRI DEL VESCOVO CON I GIOVANI:
- 10 marzo ore 21.00 – Nereto
Chiesa santa Maria del suffragio (via Cavour)
- 12 marzo ore 15.30 – Campli
Santuario della Scala Santa (largo San Paolo)
- 16 marzo ore 20.30 – Teramo
Parrocchia Cuore Immacolato di Maria, (piazza Garibaldi)
- 18 marzo ore 16.00 – Montorio al Vomano
Chiostro degli Zoccolanti, (via Urbani, 9)