Maura Chiulli selezionata alla LXXVII edizione del Premio Strega

Una voce importante del panorama culturale abruzzese è tra i selezionati alla LXXVII edizione del Premio Strega, è Maura Chiulli con Ho amato anche la terra edito da Hacca Edizioni con la motivazione di Raffaele Nigro, caporedattore Rai, narratore e saggista, che dice:

FOTO MAURA CHIULLI

Seguo da tempo l’esperienza narrativa di Maura Chiulli, una delle voci più interessanti dell’Abruzzo, una regione che ci ha mostrato con la Di Pietrantonio come sia fondamentale nella nostra letteratura ascoltare l’espressione creativa della provincia. E suggerisco con convinzione la lettura di questo romanzo – monologo venato di poesia, costruito sullo struggente conflitto tra la voce narrante e il proprio corpo. Due soggetti che non riescono a trovare un punto d’incontro tra loro e che danno luogo in questa dissonanza a un dramma espressionistico  di grande attualità.

Allargarsi al punto vita è un disastro, in un tempo in cui tutti sognano di essere magri, e vedersi crescere la pancia, il petto e le cosce è insopportabile. Questo è il dramma dei drammi nel tempo in cui viviamo, abitato da creature efebiche e smagrite, da indossatrici filiformi e Maura Chiulli sa dare voce al corpo deformato della sua protagonista. Originaria di Pescara come l’autrice di questo romanzo, quarantacinque anni, l’io narrante di Ho amato anche la terra desidera sparire, perché vorrebbe essere amata ma si sente al contrario solo un copro pesante e inguardabile che tutti rifiutano. Così quando il gruppo nel quale si ritrova a trascorrere momenti di allegria la bolla con sgraziato divertimento come “porco”, un gioco anche banale si trasforma in dramma. Il compagno, Marco si è allontanato proprio perché è disgustato dai chili di troppo che la compagna sparge nel letto e persino Martina, l’amica del cuore, non può fare a meno di ridere quando sono davanti allo specchio. Così lei si ritrova afflitta da profonda solitudine nella sua casa rifugio e prigione di Centocelle, a Roma, dove è venuta ad abitare dopo la laurea in Economia e nella piccola banca di periferia dove ha trovato lavoro. La lotta di questa donna si scatena dunque contro il proprio corpo, con il quale non riesce a trovare un punto di accordo. Eppure c’è stato un tempo, in età adolescenziale, quando quel corpo ha seguito docilmente il desiderio di chi lo possedeva, si è assoggettato a dimagrire e a darle conforto. Allora anche mamma e papà si sono mostrati più dolci con lei, hanno mostrato di sentirsi fieri e felici per la sua presenza. Poi quel momento di magia è tramontato, man mano che i chili crescevano e il grasso debordava.

La Chiulli riesce con un monologo incalzante e in un linguaggio quotidiano a far parlare il corpo stesso, assegnandogli un vocabolario e una voce propri, costruendo attraverso i gesti una geografia emotiva che sorprende il lettore, pur mostrandogli ciò che gli è già noto. E’ dunque proprio la scrittura a esaltare la narrazione, in una continua alternanza di tensione e grazia, ferocia e delicatezza, gioia e malinconia.”

 

Ho amato anche la terra – Maura Chiulli – Hacca Edizioni

 

“Mastico ed è come fare l’amore e tutto il cibo che metto dentro è la cura avvelenata, l’antidolorifico che mi addormenta tra le fiamme”.

Per Livia la felicità non è un approdo, un rifugio dove stare, ma un affaccio sull’abisso; lo è da quando, bambina, ha visto i suoi desideri e le sue domande cambiare forma a contatto con il mondo, trasformarsi in coltellate. Ho amato anche la terra è la storia struggente di una donna che si inabissa e riemerge, che affonda i propri desideri, che mette distanze per non farsi attraversare, che inganna per non incontrare la verità. Solo quando crederà di aver perso tutto e soprattutto l’amore, sceglierà di ricominciare e di affrontare il suo vero nemico: Corpo, che è la casa del suo cuore, il custode di tutti i segreti e la mappa delle sue cicatrici.

  • Maura Chiulli riesce dove altri solo tentano: le parole diventano corpo e invece che leggere ti sembra di toccare. Una scrittura dirompente, ipnotica. Irresistibile come il fuoco. Melissa Panarello.
  • A quanti corpi può appartenere un unico desiderio? Infiniti. Questo ci racconta l’autrice con intelligenza, dolore, vitalità. Maura Chiulli con Ho amato anche la terra, ci consegna un romanzo indimenticabile sullo spazio dei nostri corpi smisurati e piccolissimiTeresa Ciabatti