Dio si è incarnato, si è fatto uomo. È così che è diventato Cristo, con un corpo, una forma, il sangue che scorre tra le vene. Da spirito si è fatto carne per fare l’esperienza umana attraverso la Passione e tornare di nuovo Spirito nella sua natura divina.
Passione, forma, corpo, questo il nucleo concettuale della mostra “Corpi. Sospesi & Imperfetti” di Serafina Figliuzzi ed Emanuele Giannelli che aprirà il 2 maggio 2023 nel Complesso delle Sette Chiese, la Basilica di Santo Stefano a Bologna.
Un luogo di culto pagano che nei secoli ha cambiato volto e che, in origine e nelle intenzioni del suo fondatore, San Petronio, il patrono della città di Bologna, era stato rimodellato per evocare i luoghi della passione di Cristo. Oggi la natura divina della Basilica di Santo Stefano – che diventa il set delle opere fotografiche, i “corpi imperfetti” di Serafina Figliuzzi, nonché delle opere scultoree di Emanuele Giannelli, “corpi sospesi” – si è fatta di nuovo corpo, carne, forma.
L’assunto da cui origina il progetto espositivo è la domanda su cosa sia corpo. È un’entità soltanto ancorata alla sua dimensione terrena, o invece, si esprime nell’aspetto spirituale?
Nella ricerca poetica di Serafina Figliuzzi cosa è il corpo di una donna? Quanti fogli/volti/display ha? Il corpo, secondo la natura biologica, cambia nel tempo, e pertanto non può essere definito una volta per tutte. Quanti corpi abbiamo, dunque, e come esprimerli?
Nel lavoro di Figliuzzi “il corpo agisce fotograficamente in uno spazio vuoto, stretto, solitario e, attraverso un atto performativo di clausura e ritorno alle origini, si fa luogo e spazio insieme, trova modalità in una prossemica della distanza/vicinanza agli altri esseri senzienti e in un contesto di presenza/assenza sociale e personale, come veicolo di ricerca e autoanalisi per andare contemporaneamente verso l’altro da sé”.
Quanto al corpo maschile nella poetica di Giannelli, come si libra nello spazio? Qual è il suo peso specifico nell’istanza di gravità che i suoi “sospesi” esprimono?
La mostra “Corpi, Sospesi & Imperfetti” così tesse a doppio filo un discorso sul corpo nella sua differenziazione di genere, nell’evocazione della libertà femminile e maschile. Un tema questo che ripercorre una lunga tradizione nell’ambito non solo artistico e che si riallaccia a questioni fondamentali nel nostro tempo.
Il vernissage del 2 maggio alle 19,00 sarà accompagnato da una pièce teatrale dell’attore Lorenzo Zuffi
La performance è un’esperienza multisensoriale che mette in scena elementi sacri e profani e realizza una sorta di santuario moderno, con un gioco di luci e ombre che sottolinea la plasticità dei corpi sospesi e imperfetti. Un rito collettivo che culmina in sinergia tra attori e astanti.
Il finissage del 14 maggio sarà impreziosito dal Coro “Ensamble Coelacanthus”
Partner ANT Bologna con una raccolta fondi a loro interamente devoluta
Patrocinio del Comune di Bologna
INFO
“Corpi. Sospesi & Imperfetti”
02 -14 maggio 2023
Basilica di Santo Stefano, Bologna
Fotografa, Serafina Figliuzzi
Scultore, Emanuele Giannelli
Performer, Lorenzo Zuffi