Cultura & Società, Eventi a Giulianova, In rilievo, Libri in vetrina, Ricordi di guerra

Giulianova. “Ma che bella giornata di sole…”. Giovedì 27 aprile, i ragazzi delle Scuole Medie incontreranno il professor Antonio Parisella, Presidente del Museo Storico della Liberazione in Roma.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Giulianova – Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, nell’ambito delle iniziative per il 25 Aprile.

Non è possibile sapere con certezza se davvero, il 27 aprile, sarà una giornata di sole. Di sicuro sarà una giornata importante, per i ragazzi delle Terze Medie giuliesi e per la città, un giornata pensata e organizzata per rendere immediata, concreta, profondamente “umana”, la traccia storica della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza.
Sabato prossimo, alle 10.30, al Kursaal, incontrerà infatti i ragazzi delle nostre Scuole Medie il professor Antonio Parisella, già Ordinario di Storia contemporanea a “La Sapienza” e alla Statale di Parma, e Presidente del “Museo storico della Liberazione in Roma”. All’evento parteciperanno il Sindaco Jwan Costantini ed il Vice Sindaco Lidia Albani. Con il professore dialogherà il giornalista e ricercatore storico Walter De Berardinis. Si parlerà del significato del 25 Aprile, di guerra e Resistenza. Ai ragazzi saranno mostrate le foto del Museo della Liberazione che a Roma ha sede in via Tasso, nell’edificio che, dopo l’occupazione della capitale, fu un comando di polizia tedesco agli ordini di Herbert Kappler. In via Tasso furono interrogate e torturate centinaia di persone: circa 2000, in totale, i cittadini comuni, i partigiani, i militari, uomini e donne di ogni età, che passarono per quelle stanze, che oggi rappresenta una testimonianza preziosissima, utile come poche altre a ricostruire il dramma di quegli anni.
“Siamo onorati della presenza del professor Parisella a Giulianova – sottolinea il Vice Sindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani – Siamo felici, in modo particolare, perché i ragazzi avranno modo di ascoltare, di confrontarsi, di riflettere su argomenti che, appannate dalla distanza storica, vivono spesso solo sui libri di testo. Esprimo la nostra riconoscenza al Presidente del Museo storico della Liberazione per la disponibilità e la sensibilità, le dirigenti scolastiche per la risposta entusiasta e, sin da ora, ringrazio gli studenti per l’attenzione e la curiosità che certamente mostreranno”.

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