Con la discussione della variante al Prg, è andata in scena ieri, nel corso del Consiglio Comunale di Tortoreto, una pagina lacunosa e carente, tanto grave ancor più su un tema delicato come la pianificazione urbanistica.
E’ quanto dichiara il consigliere L’ibera D’Amelio che così ricostruisce i passaggi: A novembre 2021 la Giunta, con propria deliberazione (la nr 250, ndr), ha formulato apposito indirizzo per l’avvio dell’iter di formazione di una variante al Piano Regolatore Generale (P.R.G.); successivamente, considerando necessario procedere ad una valutazione complessiva dell’interesse alla retrocessione di aree edificabili e recependo in toto la delibera di giunta nr 250, si invitava mediante avviso pubblico, a febbraio dello scorso anno, tutti i cittadini interessati, proprietari di aree edificabili, ad esprimere il proprio eventuale interesse alla sola retrocessione di aree edificabili in agricole sul territorio comunale di Tortoreto.
«Se non fosse che delle nr 26 proposte attenzionate e recepite dal progettista Prof. Arch. Marco d’Annuntiis, magicamente ve ne era una presentata prima dello stesso termine dell’avviso pubblico e che addirittura veniva assentita dal progettista il quale la recepiva nella Variante PRG quand’anche prevedesse un aumento di cubatura. Delle due l’una; o l’avviso pubblico non ha alcun valore di riferimento per la cittadinanza tanto a decidere sono altri oppure ciò che reca scritto vale per taluni ma non per tutti. Ma tant’è. E non basta».
Addirittura, nella Variante al PRG si è deciso – chi, come, quanto e perchè non è dato saperlo – che in assenza persino di una specifica istanza di privato ma bellamente per decisione scesa dall’alto, un terreno della collina tortoretana potesse passare da verde privato a area edificabile e , si badi bene, la zona interessata è di ben 1000 mq.
Che poi si voglia far passare il messaggio che la Variante al PRG non contempli aumenti di cubatura se non impercettibili è fatto così curioso e fantasioso smentito dall’evidenza giacchè la stessa Variante in questione prevede apertamente l’esatto contrario. Basti pensare che l’art 7 delle norme tecniche di attuazione della Variante, a chiare lettere stabilisce che per gli edifici residenziali esistenti alla data di approvazione del previgente P.R.G. ricadenti nelle zone B, è ammesso un incremento una tantum della superficie esistente legittima o legittimata, in deroga all’indice di utilizzazione fondiaria (Uf), purché nel rispetto del DM 1444/68 e nei limiti di quanto prescritto dal Codice Civile.
Ora D’Amelio domanda: “Se la Variante al PRG doveva tenere conto di quanto indicato nell’avviso pubblico e se nel detto avviso pubblico si parlava di sola retrocessione ad aree agricole per quale arcana ragione si è assentito l’aumento di cubatura per alcuni privati aprioristicamente individuati?» Ma le stranezze o peggio le preoccupazioni non finiscono qua.
Sciogliendo la riserva sulla ormai atavica querelle sulla individuazione del polo scolastico, l’Amministrazione di Piccioni decide che la scuola nascerà sul lungomare nella zona antistadio quella che solitamente è stata da sempre pensata come luogo per grandi eventi di attrazione turistico/sportivo e altro della nostra città. Anche qui un passaggio di chiarezza è d’obbligo. L’esigenza di una struttura scolastica degna di tale nomenclatura è battaglia e deve essere conquista per tutti e di tutti in quanto è priorità non più differibile nel rispetto della normativa cogente.
E questo proprio per evitare pro futuro eventuali spiacevoli stalli burocratici che potrebbero avere la nefasta capacità di far arenare per l’ennesima volta una progettualità ed attuazione del comparto scolastico.
A domanda diretta del Capogruppo di TORTORETO PIU’ Libera D’Amelio, se la realizzazione della scuola in quel sito rispettasse i dettami normativi della cosiddetta Legge Galasso, è calato un silenzio fragoroso. Le legge in questione prevede che per le opere erigende dopo l’85 si debbano mantenere fermi dei parametri stringenti rispettosi del vincolo ambientale e nello specifico prevede la possibilità di realizzare opere, come nel caso del polo scolastico a Tortoreto, mantenendosi però a 300 mt dalla battigia e a 150 mt dai fiumi, torrenti e corsi d’acqua. Di tale disposto normativo nella Variante al PRG non v’è menzione alcuna e neppure risposte tecnico/normative/urbanistiche sono state fornite. In sintesi, l’Amministrazione comunale ha individuato il nuovo sito per la scuola proprio in una zona di inedificabilità secondo quanto prevede la legge Galasso e questo ci preoccupa.
Abbiamo speso 85.000,00€ per il PRG (approvazione nel 2019) e altri 85.000,00€ per la Variante al PRG nel giro di un paio d’anni e la speranza è che non sia l’ennesimo episodio di un atto finito nel cassetto.
I Consiglieri di TORTORETO PIU’