AD ERICE, PERLA DELLA SICILIA, IL PREMIO INTERNAZIONALE “L’ANFORA DI CALLIOPE”
Al via, con il bando, la VII edizione del concorso letterario che si concluderà il 14 ottobre 2023
Al via, con l’uscita del bando, la settima edizione del Premio letterario internazionale “L’Anfora di Calliope”, che si concluderà il 14 ottobre 2023 ad Erice (Trapani), la splendida cittadina della Sicilia occidentale dalla cui magnifica altezza si guardano due mari, il Mediterraneo e il Tirreno. Il concorso internazionale vanta un’efficiente organizzazione guidata da personalità di indiscusso prestigio della cultura umanistica, con alla Presidenza onoraria HafezHaidar, poeta e scrittore insigne, candidato al Premio Nobel per la Pace, per via dell’intensa sua opera a favore del dialogo tra religioni e culture, e candidato al Nobel anche per la Letteratura, a motivo del rilevante corpus di liriche, romanzi e saggi che connotano la sua ricca biografia, e alla Presidenza della giuria Caterina Guttadauro La Brasca, origini siciliane della nobile famiglia del Marchesato della Cerda ma residente a Bologna, donna di profonda cultura e feconda scrittrice, tributata di numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero.
A curare l’organizzazione Giuseppe Vultaggio, poeta ed infaticabile operatore culturale, presidente dell’Associazione L’Anfora di Calliope, che proprio nei giorni recenti ha diramato il Bando del Premio letterario, la cui scadenza per la presentazione degli elaborati è fissata al 13 agosto 2023. Come da tradizione le Sezioni del concorso riguarderanno la POESIA e il RACCONTO, nelle varie sottosezioni, e una Sezione a tema “Confini” riguardante sia la Poesia che il Racconto.Le notizie di dettaglio possono ricavarsi dal link qui di seguito indicato: https://www.giuseppevultaggio.it/Bando_Calliope_2023.pdf
Si diceva dell’incantevole contesto architettonico ed ambientale dove il Premio troverà la sua celebrazione, il 14 ottobre prossimo: Erice, la perla della Sicilia occidentale. Non ha paragoni la vista che la meravigliosa cittadina può vantare, specie dallo sperone roccioso che conduce alle Torri del Balio e al Castello di Venere, edificato dai Normanni nel XII secolo. Da lassù si ammira l’impianto urbano di Trapani,città distesa a forma di falce, come vuole l’antico nome Drepanon dato dai Greci, dilungandosi a punta fino al porto. Il suo apice proteso nelle acque divide due mari, il Tirreno a nord che lambisce di bianche risacche i promontori di monte Cofano e più a nord di San Vito lo Capo, nitidamente chiari all’orizzonte; mentre verso sud il Mediterraneo. Di fronte, neanche tanto in lontananza, si staglia il netto profilo delle isole di Favignana, Levanzoe più dietro Marettimo, le più grandi dell’arcipelago delle Egadi.
IlBorgo di Erice, tra i più belli d’Italia, trapuntato di caratteristiche botteghe artigiane, graziosi negozietti, minuscoli caffè, trattorie e pasticcerie, oltre al magnificente Duomo e all’adiacente Torre campanaria, offre una copiosa dote di architetture e chiese, contornato dalle possenti mura fatte edificare nella prima guerra punica dal comandante cartaginese Amilcare Barca, quali fortificazioni dell’antico villaggio degli Elimi. Fortunati, dunque, saranno i vincitori del Premio letterario, non solo per il prestigio che lo accompagna, ma anche per la possibilità di vivere l’evento in un luogo di assoluta bellezza che resterà inciso per sempre nella memoria.
Goffredo Palmerini