MAGNETI MARELLI, LIRIS E SIGISMONDI: AUTOMOTIVE CENTRALE IN AGENDA GOVERNO, OBIETTIVO CRESCITA PRODUZIONE MEZZI
SULMONA – “Sulla vertenza che interessa la Magneti Marelli di Sulmona, dove è stato annunciato che 135 dei 500 lavoratori saranno considerati esuberi nel 2024, c’è la nostra massima attenzione e quella del governo Meloni che, ricordiamo, è generale nei confronti di un settore in forte difficoltà a livello europeo”.
Lo affermano i senatori di Fratelli d’Italia Guido Liris ed Etelwardo Sigismondi, eletti in Abruzzo, che ricordano come “il governo Meloni ha istituito un Tavolo di settore dedicato all’automotive nel quale ha coinvolto i presidenti delle 9 Regioni interessate da stabilimenti automotive e indotto, insieme all’Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto”.
“Il problema automotive è complesso e riguarda l’intero comparto produttivo e dell’indotto, non solo in Italia ma anche in Europa” fanno osservare i due parlamentari. “In Abruzzo resta nella nostra agenda regionale, lunedì scorso il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha incontrato al Ministero l’amministratore delegato di Stellantis Carlos Antunes Tavares e hanno concordato che è necessario invertire il calo di produzione di auto nel nostro Paese, mirando nei prossimi 2 anni a raggiungere l’obiettivo di un milione di mezzi prodotti in Italia, cosa di cui beneficerà tanto il sistema di produzione quanto quello dell’indotto di forniture beni e servizi”.
“Per questo, è al lavoro un gruppo di tecnici per raggiungere un accordo di transizione, in un quadro politico europeo, che garantisca produzione e occupazione interna”, continuano Liris e Sigismondi.
“In Abruzzo è proprio l’automotive in particolare ad essere cuore pulsante e centro economico della regione: i dati emersi nella visita di Urso alla presentazione a Pescara delle progettualità della Zes Abruzzo”, rilevano infine i due senatori, “sono la dimostrazione del cambio di passo con una best practise nel campo degli investimenti Pnrr a supporto del comparto produttivo, non solo dell’automotive. A maggior ragione tali investimenti, se riguardano la logistica ferroviaria e portuale, sono fondamentali per l’automotive”.
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