Giulianova. ATER: si avvia alla soluzione il problema dei balconi inagibili di Via Brodolini.
Si avvia alla soluzione il problema dei balconi inagibili, che da qualche mese penalizza la qualità della vita dei residenti negli immobili Ater di Via Brodolini 1 – 3 – 5 – 7 – 9 -11 a Giulianova. Nella giornata di oggi, alla presenza dell’assessore Regionale Pietro Quaresimale, del Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, infatti, il presidente dell’Ater di Teramo, Maria Ceci, accompagnata dal consigliere del C.d.A. Giammario Cauti, ha ufficialmente aperto il cantiere che, nelle prossime settimane, provvederà alla soluzione del problema.
In particolare, il progetto prevede il ripristino dei calcestruzzi ammalorati sia di tutti i 184 balconi, sia dei 21 pilastri, sia delle travi interessate dal distacco del copriferro del cemento armato, allo scopo di garantire agli inquilini la piena fruibilità di tutti i balconi nella massima sicurezza.
I lavori interesseranno anche il rivestimento in materiale isolante dei porticati, distaccato in più punti, che, a scopo preventivo, si era già provveduto, in somma urgenza, a rimuovere nelle parti distaccate e cadute dal soffitto, come pure a puntellare le altre parti di cappotto distaccate ma non ancora crollate.
Non appena si è manifestata la necessità di provvedere al più presto all’ intervento, allo scopo di garantire sicurezza e piena fruibilità degli alloggi a tutti gli inquilini, l’Ater ha immediatamente sottoposto alla Regione Abruzzo una richiesta di finanziamento ad hoc che, in tempi brevissimi, ha permesso di aprire il cantiere solo pochi mesi dopo l’ordinanza con la quale il Sindaco di Giulianova, prudenzialmente, vietava l’uso dei balconi.
«Si tratta di un intervento importante, al quale abbiamo dedicato la massima attenzione – spiega il presidente dell’Ater Maria Ceci – nella consapevolezza che quella limitazione all’uso dei balconi, e quindi alla fruibilità stessa delle parti esterne, fosse una mortificante penalizzazione per gli inquilini, e voglio anche ringraziare gli uffici dell’Azienda che, seppur impegnatissimi con tutti gli iter dei lavori della ricostruzione, non hanno fatto venir meno la loro disponibilità, riuscendo ad arrivare all’apertura del cantiere in tempi celeri»