Editoria: riflessioni su “Di-versi i miei pensieri Riflessioni Poetiche” di Gianluigi Chiaserotti

 

di Maria Teresa Di Leo, pp. 91, Il Cielo Capovolto Edizioni, 2023

di Gianluigi Chiaserotti

Dopo “Sottosopra Racconti Intimi” (2022), la docente aquilana Maria Teresa Di Leo ci intrattiene con “Di-versi i miei pensieri” una serie di riflessioni poetiche come è riportato nel sottotitolo.

Il titolo del libro è ripreso da quello della prima parte.

Infatti quest’opera poetico-letteraria, oserei scrivere, è divisa in sei parti (“Di-versi i miei pensieri”, appunto; “Natura, fonte d’ispirazione”, “Dalla Sacra Bibbia”, “Tutto il bene dell’amore”, “Il senso del tempo” e “Se scoppiasse una guerra?”) più due considerazioni finali dedicate alla sua città L’Aquila ed a Madrid, meta recente di un suo viaggio.

Sono considerazioni che appaiono alla Di Leo come in un sogno, e come in un sogno lei le ha messe per iscritto.

Confermo sicuramente quanto ho scritto nella recensione di “Sottosopra Racconti Intimi”:

«Come è giustamente riportato nella quarta di copertina “Sottosopra si riassume tra pagine di diario, pensieri, preoccupazioni e dubbi di una dall’anima sensibile ed empatica […].».

Anche in questa nuova pubblicazione di Maria Teresa, e con vera originalità, il filo conduttore si articola in svariati quadri, che potrebbero tranquillamente essere ciascuno una narrazione a sé stante.

Sono appunto impressioni e pensieri molto sentiti, molto vissuti, ricchi di particolari, di stili e scelte di vita, che permettono al lettore di essere partecipe alle ansie ed alle aspettative della Di Leo.

Meglio di qualsivoglia recensione, l’Autrice nella sua “Introduzione” ci espone, con uno stile fluido e lineare, l’intera pubblicazione.

Molto originale è la parte “Dalla Sacra Bibbia”, ricca di note esplicative. Si capta molto la fede dell’Autrice.

E nuovamente si giunge al capitolo “E se scoppiasse la guerra?” ed è storia purtroppo recente, che Maria Teresa Di Leo critica ed analizza al meglio, con lo sfondo e la paura di una III Guerra Mondiale sicuramente atomica.

Dei tanti pensieri, mi hanno molto colpito quelli dedicati a due grandi persone della vita dell’Autrice: la mamma (Rina) ed il papà (Antonio), i quali con il loro amore, i loro sacrifici hanno educato alla vita, alla solidarietà, all’unione famigliare Maria Teresa ed i suoi due fratelli e quindi di riflesso gli ottimi nipoti.

Comunque ringraziamo la De Leo per aver avuto il coraggio di porre per iscritto ancora una volta la sua vita, le sue impressioni, le sue speranze di moglie, madre ed ottima docente.

Ed è sicuramente la continuazione di una proficua carriera di scrittrice, di narratrice e di vera osservatrice della nostra Società.