PESCARA – Si terrà lunedi 4 dicembre, alle ore 18.00, alla Fondazione La Rocca di Pescara (Via Raffaele Paolucci, 71), la presentazione del volumetto Manzoni vecchio e nuovo. Tre conversazioni sull’autore del Promessi sposi, a 150 anni dalla morte (Ianieri Edizioni), a cura di Dante Marianacci, che raccoglie tre interviste sul capolavoro manzoniano, ma anche sul romanzo Natale del 1833 dello scrittore abruzzese Mario Pomilio che al Manzoni si ispira.
Ne parleranno, insieme al curatore, gli studiosi Daniela D’Alimonte e Simone Gambacorta, mentre l’attrice Giulia Basel leggerà alcuni brani dell’opera. “Mi è capitato, – scrive il curatore Dante Marianacci nella prefazione – nel corso della mia pluridecennale attività di promotore della cultura e della letteratura italiana in Italia e, soprattutto, all’estero, come direttore di diversi Istituti italiani di cultura, alle dipendenze del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di occuparmi numerose volte dell’opera manzoniana, ospitando conferenzieri, attori, cineasti che del grande scrittore italiano si sono occupati. Ricordo con particolare emozione un coinvolgente spettacolo sui Promessi sposi di Massimiliano Finazzer Flory al Teatro dell’Opera del Cairo, le celebrazioni verdiane del 2001 a Edimburgo e i rapporti del grande compositore con Manzoni, anche con la riproposta, in traduzione inglese, di uno scritto di Giancarlo Vigorelli sulla rivista Italia & Italy, un recital a Budapest con Paola Pitagora, indimenticata interprete di Lucia nello sceneggiato di Sandro Bolchi, le intense lezioni manzoniane di Dante Isella a Praga, le ricche conferenze di Mario Sansone in varie sedi.
In questo anno in cui cade il 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni, ma anche il quarantesimo della pubblicazione del romanzo Il Natale del 1833 di Mario Pomilio, mi è sembrato interessante riproporre i testi di tre conversazioni che ebbi, intorno alla metà degli anni Ottanta con Mario Sansone, Mario Pomilio e Dante Isella, che rappresentano altrettanti punti di vista dell’opera manzoniana e che offrono interessanti spunti di riflessione sull’autore dei Promessi sposi, sicuramente validi ancora oggi.”