Forza Italia, per vocazione vicina alle attività produttive, plaude la
riperimetrazione della riserva del Borsacchio che ha liberato i terreni agricoli
delle aziende locali, ingessate per ben 18 anni dalle stringenti regole
applicate al territorio protetto. La tutela dell’ambiente è sicuramente tra gli
obiettivi primi da perseguire per la vivibilità del territorio ma, il comparto
agricolo rappresenta un’importante settore produttivo della città e va
valorizzato, non mortificato. Non esistono interessi di serie A e di serie B;
quello degli agricoltori è sicuramente un interesse degno di tutela al pari di
quello degli ambientalisti ed è dimostrato, che entrambi possono coesistere e
realizzarsi pienamente con la medesima soddisfazione.
Ciò che ha determinato la riperimetrazione della riserva è stata sicuramente
la scarsa attenzione della politica locale alle continue richieste degli
agricoltori trovatisi – in una notte del 2005 – dentro una riserva naturale – con
tutte le conseguenze del caso. Com’è noto, la richiesta di istituzione di una
riserva nella zona del Borsacchio comprendeva circa 30 ettari di territorio,
tutti dislocati nella zona di mare, ubicata tra il comune di Roseto e quello di
Giulianova, fino al quartiere dell’Annunziata; conseguentemente, la
relazione accompagnatoria, prendeva in considerazione solo il menzionato
habitat. In sede di approvazione della legge istitutiva della riserva, con un
emendamento giunto all’ultimo momento, la sinistra riuscì ad estendere
l’area dai 30 ettari richiesti a 1.100 ettari facendovi rientrare la retrostante
zona collinare; il tutto, senza uno studio di fattibilità e senza individuare
specie da proteggere, biodiversità e/o ecosistemi, con l’impegno a redigere il
piano di assetto naturalistico (PAN) entro 90 giorni. La giunta Di
Buonaventura, in carica all’epoca, fu inadempiente.
Doveva insediarsi la giunta di centro destra (2011/2016) affinché fosse dato
incarico ad un tecnico per redigere il PAN (previa composizione di un
contenzioso con gli eredi il defunto arch. Nigro che se ne stava già
occupando); solo nel 2020 (dopo ben 15 anni dalla legge istitutiva della
riserva) il PAN veniva ultimato e presentato alla giunta Di Girolamo,
approvato in Consiglio comunale e pubblicato sul BURAT Ordinario della
Regione Abruzzo al n. 23 del 23.06.2021.
Raccolte le osservazioni, nel 2021 – sotto la nuova amministrazione guidata
da Nugnes – la riserva era tornata nel dimenticatoio dove è rimasta fino al
Consiglio Regionale del 29.12.2023 in cui è stata riperimetrata. Ciò, perché
il sindaco Nugnes non ha mai portato in discussione in Consiglio comunale
le Osservazioni pervenute dai portatori d’interesse, bloccando il già lento iter
procedurale che avrebbe dovuto avviare (finalmente) la riserva.
Non vi è chi non veda – nei fatti esposti – le responsabilità politiche
dell’amministrazione in carica e la giusta determinazione della Regione
Abruzzo nella riperimetrazione; la decisione ha finalmente restituito alle
aziende agricole rosetane la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità
senza più i vincoli della riserva. Il vigente piano paesaggistico, ben
conosciuto dagli ambientalisti, preserverà l’area collinare dagli abusi
paventati dai fomentatori delle contestazioni.
Ciò non toglie che l’estensione della riserva possa essere rivista, previa
individuazione di flora o fauna meritevoli di protezione, anche con la
benedizione degli agricoltori (da sempre favorevoli alla tutela dell’ambiente
del quale sono i primi custodi). Ma, se c’è un parte “colpevole” nella
vicenda, quella è sicuramente l’amministrazione che oggi guida la città – e il
partito politico che la ispira perchè, piuttosto che accelerare l’avvio della
riserva, per la soluzione dei problemi (di agricoltori e ambientalisti), ha
lasciato nel cassetto i sogni e le speranze di tanti cittadini dell’una e
dell’altra parte; e non si dica “non siamo stati sentiti” – perchè inutile
sarebbe stato un ulteriore richiamo all’ordine. La Regione Abruzzo ha
giustamente recepito il disinteresse verso la riserva e non ha fatto altro che
adeguare la norma alla realtà: la riserva non è stata cancellata,
semplicemente perchè non è mai esistita.
Roseto degli Abruzzi lì 5 gennaio 2024
FORZA ITALIA
Sezione di Roseto degli Abruzzi
La coordinatrice
Maristella Urbini
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