“Durante i lavori della tavola rotonda sul tema “Il regime transitorio nella nuova legge
urbanistica regionale”, tenutasi venerdi scorso presso l’Università di Teramo, gli interventi
dei proff. Stefano Scosa, Donato Di Ludovico e Pierluigi Manini hanno sottolineato le
criticità delle norme della nuova legge, in particolare per quanto riguarda il regime
transitorio.”
E quanto sottolinea l’UNITEL – Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali,
sezione Abruzzo, a margine dell’incontro organizzato dal prof. Diego De Carolis del
Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Teramo.
“Lo stesso intervento della dirigente regionale, dott.ssa Anna Caporale, ha confermato che
nella prossima riunione del Consiglio regionale verranno proposte modifiche alla norma,
per superare le problematiche riscontrate in prima applicazione – evidenzia UNITEL – Il
Presidente della sezione regionale dell’Unione, Arch. Raffaele Di Marcello, ha ribadito, nel
suo intervento, la richiesta già avanzata alla Regione, di estendere, nel periodo transitorio,
la piena validità dei Piani regolatori dei Comuni fino all’approvazione dei nuovi PUC (Piani
Urbanistici Comunali)”.
“Si tratterebbe – dichiara Di Marcello – di equiparare le norme di salvaguardia dei PRG a
quella dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali, estendendone la validità, anche
per le aree sottoposte a piani attuativi, fino all’approvazione dei PUC, che dovrà avvenire
entro quattro anni dall’approvazione della legge (21 dicembre 2027). Ciò permetterebbe –
continua il presidente regionale UNITEL – di attuare tutti quei piani particolareggiati, dove
sono consolidati diritti edificatori e, spesso, concentrate aree destinate ad urbanizzazioni
secondari, infrastruture e servizi strategici per i Comuni, che l’attuale assetto della legge
retrocederebbe a zona agricola”.
“Ribadiamo la condivisione dello spirito della norma – conclude l’Arch. Di Marcello – e
ringraziamo la Regione per aver portato all’approvazione una legge attesa da decenni, ma
ora occorre affinare quelle previsioni che, in fase di applicazione, rischiano di confliggere
con la potestà pianificatoria dei Comuni e di creare non pochi problemi a cittadini ed
amministrazioni locali. Prendiamo atto dell’apertura evidenziata dalla dott.ssa Caporale e
attendiamo, fiduciosi, le modifiche che il Consiglio Regionale vorrà apportare nella
prossima seduta utile”
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