I Carabinieri di Teramo, nel corso di alcune perquisizioni personali, locali, domiciliari ed
informatiche eseguite nelle provincie di Teramo ed Avellino, su disposizione della Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Teramo nell’ambito di un’attività investigativa
finalizzata ad accertare la produzione e commercializzazione abusiva di materiale
esplodente e fuochi d’artificio, hanno sequestrato presso due fabbriche di fuochi pirotecnici:
3160 petardi di categoria F4 contenenti circa 316 kg. di esplosivo, vario materiale per la
fabbricazione, confezionamento, l’imballaggio e l’etichettatura di fuochi d’artificio, nonché
varia documentazione amministrativa, computer, cellulari, account di posta elettronica e
supporti elettronici.
Continua l’attività dell’Arma dei Carabinieri coordinata dalla Procura della Repubblica
teramana nello specifico settore del contrasto alla commercializzazione e alla detenzione
illecita di materiale esplodente e fuochi pirotecnici, che ha già portato nel corso dell’ultimo
anno, in più occasioni, al sequestro di ingenti quantitativi di materiale esplodente e fuochi
d’artificio, in parte di genere vietato, scaduti di validità, privi di etichettatura o addirittura
di produzione illegale.
L’Arma dei Carabinieri promuove inoltre una campagna di sensibilizzazione e
informazione rivolta – attraverso i canali social – soprattutto ai più giovani, al fine di
contenere il numero di incidenti legati all’incauto uso e maneggio dei fuochi pirotecnici.
Infatti, se l’uso improprio dei fuochi d’artificio del genere legale può causare lesioni gravi,
come ustioni al viso e alle mani, e danni alla vista, l’uso invece di artifizi pirotecnici del
genere illegale, in considerazione della loro elevata potenza esplosiva, può provocare danni
anche peggiori – perdita di arti, dell’udito e della vista – sino alla morte.
Per concludere, vi proponiamo di seguito, alcune semplici regole di comportamento da
adottare per l’uso sicuro dei fuochi d’artificio, da divulgare soprattutto tra i più giovani. Si
tratta di consigli e informazioni che potranno esservi d’aiuto per trascorrere delle giornate
di festa in serenità e sempre all’insegna della sicurezza.
Non esistono fuochi di artificio “sicuri”, anche se ne è permessa la vendita; perfino le
stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300°C e perciò sono
potenzialmente in grado di provocare incendi sui tessuti.
I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione
un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il
nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità
d’uso.
Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la
vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché almeno
quattordicenni (solo ed esclusivamente giochi pirici che risultano declassificati o di
libera vendita).
Se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta, è sempre da
considerarsi proibito e, quindi, non di sicuro utilizzo.
I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in
IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici),
invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d’artificio o nelle
armerie autorizzate ed acquistati con porto d’armi o nulla osta, sempre comunque
con l’obbligo di denuncia alle Forze dell’Ordine, ma non possono essere accesi senza
licenza.
Al momento dell’accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia.
Se non se ne può fare a meno, i bambini non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di
artificio.
I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola
degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti.
Fare attenzione alla direzione in cui si lanciano i fuochi: non ci siano delle persone,
perciò non vanno lanciate verso zone buie né da balconi né da finestre.
I fuochi non vanno mai accesi dentro nessun tipo di contenitore, soprattutto se in
ferro, perché l’esplosione degli artifizi potrebbe generare la dispersione di schegge
omnidirezionali che si trasformerebbero in tanti piccoli e pericolosi “proiettili”.
Va sempre tenuto a portata di mano un estintore da usare in caso di incendio. Mai
bagnarli con acqua, alcuni fuochi sia legali che illegali hanno contengono alluminio,
quest’ultimo se a contatto con l’acqua potrebbe andare in autocombustione
provocando lo scoppio non voluto dell’artifizio. In caso di ustione è consigliabile
raffreddare la zona colpita per limitare i danni alla pelle determinati dall’aumento
della temperatura.
Quando si trovano fuochi d’artificio che funzionano male e perciò non bruciano, non
si deve mai cercare di riaccenderli ma bisogna allontanarsi dalla zona e segnalare la
loro presenza alle forze di Polizia per la loro corretta inertizzazione, mediante
l’intervento di personale specializzato.
Non cercare di accendere i fuochi trovati per terra: taluni impiegano ore (sino a 12) a
bruciare il cartoncino pressato della spoletta. Il movimento del corpo nell’avvicinarsi
ad un fuoco inesploso, a causa del piccolo movimento di aria che si crea, può
alimentare la fiammella provocando l’esplosione.
Non provare a recuperare la miscela esplosiva od esplodente dai fuochi non esplosi
e non provare a costruire fuochi d’artificio artigianali: delle semplici cause esterne
tipo la pressione, l’urto, lo sfregamento ed il calore potrebbero determinare
un’esplosione non controllata, con conseguenze anche gravi.
E’ assolutamente vietato vendere ed acquistare in forma ambulante prodotti
realizzati clandestinamente. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia
l’acquirente.
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