Ieri si è svolta a Roma la prima riunione operativa per l’avvio delle attività previste dalla convenzione che vede Agenas e la Asl cooperare per migliorare le prestazioni sanitarie e l’organizzazione dei servizi resi alla comunità teramana.
La convenzione, firmata all’interno dei lavori del convegno “Ospedale del futuro: flessibile, tecnologico, sostenibile: I modelli organizzativi” che si è svolto a Teramo l’11 gennaio scorso dal direttore generale Agenas Domenico Mantoan e da quello dell’azienda sanitaria teramana Maurizio Di Giosia, prevede una collaborazione sui seguenti temi: implementazione delle centrali operative territoriali e stratificazione della popolazione, valutazione delle liste di attesa, valutazione sperimentale secondo il modello Agenas dell’efficienza sanitaria, analisi del Piano nazionale esiti, programmazione e orientamento alla costruzione del nuovo ospedale di Teramo e mobilità sanitaria.
Nella riunione sono state definite le linee operative per avviare la collaborazione nei diversi ambiti stabiliti dalla convenzione, creando singoli gruppi di lavoro che lavoreranno contemporaneamente, per ogni linea di intervento.
Ieri era presente una delegazione della Asl composta dal direttore generale Di Giosia, da quello amministrativo Franco Santarelli, dal direttore della Uoc Attività economiche e finanziarie/Uosd Controllo di gestione Antonella Di Silvestre, Vita Di Orio collaboratore amministrativo del Controllo di gestione, Valeria Adriana Violante, responsabile della Uosd Segreteria di direzione e Santa De Remigis, responsabile Uosd Innovazione, ricerca e sviluppo organizzativo. Per la parte Agenas la delegazione era diretta da Maria Pia Randazzo, responsabile Statistica e flussi sanitari per l’Agenzia.
Nello specifico in questo periodo sarà fatta una valutazione dello stato dei tempi delle liste di attesa, individuando le criticità per determinare nuove strategie al fine di rispondere ai bisogni della popolazione. Inoltre, in vista dell’imminente apertura delle tre Cot (centrali operative territoriali) realizzate sul territorio teramano e che serviranno come snodo per la gestione del trasferimento dei pazienti fra i diversi luoghi di cura, si analizzeranno le nuove procedure da mettere in atto per un efficiente funzionamento delle stesse. La Asl di Teramo aderirà, poi, a una sperimentazione per l’individuazione, da parte di Agenas, di nuovi indicatori dell’efficienza sanitaria delle singole Asl. Fra l’altro, per ridurre la mobilità passiva verrà studiato un modello che tiene conto di diversi fattori, in primis la posizione geografica di “confine” con altre regioni.
“L’avvio di un’attività di collaborazione con l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ci permette un’ulteriore crescita, in linea con gli standard nazionali, con l’obiettivo ultimo di dare migliori risposte ai bisogni della popolazione. Non è un caso se con la riunione di ieri è stata avviata un’analisi di alcune criticità e messa a punto di azioni da compiere per mitigarle”, commenta il direttore generale Di Giosia.