Vestire la Storia: la cittadella degli Acquaviva. A Cellino Attanasio la mostra di Antonio Patriarca. Esposti venti abiti ispirati al comune del teramano   17-18 agosto 2024 – Teatro Santo Spirito

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CELLINO ATTANASIO. Unire l’eleganza e la raffinatezza degli abiti con la bellezza di un antico borgo. Cellino Attanasio, la cittadella degli Acquaviva, con i suoi scorci, torrioni e panorami straordinari, è stata fonte di ispirazione per la creazione di alcuni capi del noto stilista Antonio Patriarca. Nasce così la mostra “Vestire la storia”, che per due giorni, sabato 17 e domenica 18 agosto 2024, sarà visitabile gratuitamente nel Teatro Santo Spirito, in via Roma a Cellino Attanasio. Il vernissage è in programma sabato 17 dalle 18 alle 21. Il giorno successivo la mostra sarà aperta dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19. Saranno esposti venti capi, quattro dei quali sumanichini, arricchiti dalle “presentose”, gioielli dell’artigianato abruzzese, della Casa del Corallo di Pineto; glialtricapi saranno scenograficamente appesi. In ciascuno di essi c’è un richiamo alla bellezza del paese del teramano, scelto circa 20 anni fa dallo stilista – che si divide per lavoro tra Milano e Roma – per vivere in un ambiente caratterizzato dalla tranquillità e dal fascino dei suoi paesaggi e della sua storia, recuperando in qualche modo le sue radici con l’Abruzzo,dove è nato. La mostra si avvale del patrocinio del Comune di Cellino Attanasio ed è organizzata in collaborazione con due sponsor: Vinum Hadrianumdi Piero Pavone,con sede ad Atri,e la pasticceria di Cellino Attanasio Seven Backerydi Patrizia Pragliola.

 

Non è la prima volta che Patriarca si ispira ai luoghi per le sue creazioni; nel 2022 propose, sempre a Cellino Attanasio, la sfilata dal titolo “Collezione del Territorio”, con 40 capi indossati da 20 ragazze del posto. In passerella anche un abito da sposa con una conca di rame come copricapo. A corredare il tutto lo stilista ha avuto l’intuizione di recuperare vecchie musiche abruzzesi tradizionalie farle rimasterizzare per l’occasione: scelta questa che ultimamente sta avendo molto seguito.In precedenza Patriarca ha realizzato collezioni dedicate a città diverse, come ad esempio Milano, Roma, Materae altrecon la linea Souvenir d’Italie,facendo indossarealle sue clienti scorci suggestivi del Bel Paese.

 

Patriarca ha iniziato a operare nel mondo della moda, come visual, nei primi anni Ottanta in importanti boutique di via Condotti a Roma e via Monte Napoleone a Milano.Dopo aver frequentato corsi di moda, ha dato vita al suo ateliera Milano,nell’elegante quartiere di Brera, nel 1991. Tra le sue collaborazioni anche l’aver vestito, nel 2004, le hostess della 61esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e le vincitrici di un concorso a premi della nota casa tedesca di caffè Melitta. Ha vestito e veste, da oltre trenta anni, diverse clienti tra le quali donne dello spettacolo, principessee professionisteche si lasciano affascinare dal suo stile e dalla sua ricerca dei materiali; i suoi abiti sono realizzati con tessuti naturali.

 

“Sono orgoglioso di proporre ancora una volta un’iniziativa che fonde la mia arte con la mia storia personale – dichiara Patriarca la mia famiglia proviene dal Lazio, ma due secoli fa è venuta a vivere in Abruzzo. Ho voluto recuperare 20 anni fa queste mie radici acquistando una casa a Cellino Attanasio; da allora mi sono sempre dato da fare, con diverse iniziative, per dare un contributo per far conoscereil più possibile Cellino e l’Abruzzo.Da tre anni, su mio suggerimento e su indicazione del professor Roberto Ricci, grande studioso della importante, storica Casa degli Acquaviva, il comune di Cellino è diventato “cittadella degli Acquaviva”.Lo scorso anno ho ideato e messo a disposizione della comunità di Cellinoil sito www.cittadelladegliacquaviva.it con tutte le informazioni sulla storia, gli eventi, le strutture ricettive del territorio e molto altro. Ho fatto donoalla comunitàdi una sculturache richiama il volto di Giosia Acquaviva e hopermesso l’utilizzodellefotografie che ho scattatoconscorci di Cellino al fine di realizzare T-shirts, shopper e calamite: prodotti acquistabili in una tabaccheria nel centro del paese, affinché i turisti possano trovare un souvenir da portare a casa. Sono azioni queste che ho sentito di portare avanti senza alcun ritorno economico; anche gli abiti che saranno in mostra a Cellino il 17 e il 18 agosto faranno parte del mio archivio. Ho a cuore la valorizzazione storica di questo territorio e cerco di dare il mio contributo facendo rete con storici, esperti, amministratori e quanti vogliano dare una mano per la promozione territoriale. Desidero ringraziare l’Amministrazione comunale per il patrocinio, gli sponsor per il sostegno e tutti coloro che a vario titolo contribuiranno alla riuscita dell’evento”.