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ATRI. Si chiama “The Telegram Community” il progetto dalla grande valenza inclusiva e sociale presentato dal Comune di Atri e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento politiche per la famiglia con un importo di circa 350 mila euro. Tra le finalità il contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica di minori e adolescenti attraverso l’affermazione della centralità della famiglia come risorsa e con la valorizzazione della relazione attiva e inclusiva fra tutti i soggetti della comunità educante. Il progetto è stato spiegato nel dettaglio ieri mattina, 25 ottobre, nel Teatro Comunale di Atri. Nella graduatoria definitiva dell’avviso pubblico ‘Educare in Comune’ Atri è risultato terzo a livello nazionale (22 i finanziati su oltre 1.900 comuni italiani partecipanti). Il progetto ha totalizzato il punteggio di 90 punti a pari merito con il secondo qualificato, su un massimo attribuito di 91 punti dalla Commissione esaminatrice e in definitiva Atri è risultato il primo dei tre comuni abruzzesi ammessi a finanziamento. Merito anche della rete partenariale individuata: l’Istituto Comprensivo di Atri, l’Istituto di Istruzione Superiore “Adone Zoli” di Atri, il regista Maurizio Forcella, l’elefante società cooperativa sociale, il centro Educativo “Quelli dell’Intervallo”, l’Azienda Servizi Pubblici alla Persona 2 e Fattoria sociale Rurabilandia, la Polisportiva Hatria Team.
Dopo i saluti del Sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti; della Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Abruzzo, Maria Concetta Falivene; della giudice onoraria del Tribunale per i Minorenni de L’Aquila, Alida Alvaro; delle dirigenti Paola Angeloni e Nadia Graziani, rispettivamente dell’IIS Zoli di Atri e dell’IC di Atri; del vice presidente della Provincia di Teramo, Andrea Core; del Presidente della Fondazione Tercas Vincenzo Piero Di Felice, e il saluto in video messaggio dell’assessore regionale alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, è stato letto un messaggio di plauso da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Successivamente è intervenuta l’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Atri, Alessandra Giuliani e tutti i partner hanno presentato le loro linee progettuali. A presentare l’iniziativa la giornalista Evelina Frisa.
Numerose le attività formative, ricreative, laboratoriali e sportive che verranno offerte gratuitamente grazie al coinvolgimento di istituti di istruzione, associazioni, famiglie, bambini e adolescenti. In particolare i bambini sino ai 12 anni beneficeranno in orario scolastico ed extrascolastico di laboratori di arti e tradizioni abruzzesi, giornalismo, arti performative, scrittura creativa. Per i più piccoli vi saranno laboratori extrascolastici di emozioni e alfabetizzazione digitale responsabile per bambini e genitori. Altresì laboratori teatrali, manipolazioni ceramica e argilla, laboratori di formaggio saranno le attività organizzate per i ragazzi con disabilità ai quali è dedicata una importante linea del progetto curata dall’Asp 2. Gli adolescenti invece potranno optare per corsi professionali specializzanti che rilasceranno attestato finale utile all’inserimento lavorativo: tecnico cinematografico, food styling e design, sommelier olio e vino, degustatore formaggi e salumi, pasticceria salata, potatura vaso policonico e vite e infine corsi di padel di primo livello. Non ultima la linea sulla inclusione sportiva che prevede attività per bambini e adolescenti con particolare attenzione ai soggetti più fragili i quali avranno, se necessario, un istruttore dedicato in rapporto 1 a 1. Molte saranno le linee a sostegno delle famiglie fragili e bisognose di supporto: l’azione “Smart family” si propone ad esempio di realizzare interventi a supporto di famiglie in difficoltà, al fine di coadiuvarle nella gestione educativa, attraverso un affiancamento diurno in formula smart di minori 0-12 anni, anche con disabilità e multiproblematici. I minori appartenenti a nuclei con temporanee difficoltà verranno sostenuti da famiglie, da coppie o da single disponibili ad accogliere il minore e seguirlo nelle attività quotidiane, attraverso il supporto della figura di un tutor. Altre linee consentono di conseguire l’empowerment della diade genitoriale, la mediazione culturale e altro. Gli elementi di innovazione sono due: il primo è la creazione di un canale Telegram di comunità (da cui il nome del progetto), uno spazio virtuale costantemente alimentato con inputs e utilities a valenza educativa e formativa, grazie al quale la relazione familiare e di comunità potrà essere riprogettata in chiave funzionale ai bisogni del minore e stimolante per la crescita. Sarà anche istituito un numero telefonico dedicato e ci sarà una commissione di garanzia per il tutoraggio e monitoraggio dei contenuti web; il secondo è la creazione e diffusione di cortometraggi, storie, interviste, coadiuvate da esperti allo scopo di rielaborare le esperienze vissute dalla comunità, documentare le fasi di avanzamento del progetto e mettere in rete attraverso il canale digitale le esperienze socio-educative maturate.
“Il progetto – dichiara l’assessora Giuliani – declina un nuovo modello di ‘welfare di comunità’ con l’obiettivo di conseguire il rafforzamento della rete educante per un contrasto più efficace alla povertà educativa. L’avviso fu pubblicato nel 2020, quindi dopo il Covid e a gennaio 2021 il nostro Comune ha presentato il progetto, c’è stata poi una istruttoria lunga poiché sono stati tantissimi i Comuni che hanno partecipato, il nostro è stato molto apprezzato e sarà attuato. Desidero ringraziare i nostri uffici e tutti i partner di progetto, vera forza della nostra comunità, perché grazie al loro agire quotidiano hanno sempre dimostrato grandi capacità e competenze ora messe al servizio anche di questo progetto”.