Cultura & Società, In rilievo, Italiani all'Estero, Ricordi di guerra, Tipi giuliesi

E’ abruzzese l’unico premiato all’8° edizione “Polacco dell’anno in Italia e nel mondo 2024”. Walter De Berardinis si aggiudica il 2° premio della categoria “Polacco per scelta”

La cerimonia di consegna si è svolta all’auditorium “Porta del Parco” a Bagnoli di Napoli

Nell’auditorium “Porta del Parco” a Bagnoli di Napoli si è svolta l’8° edizione  “Polacco dell’anno in Italia e nel mondo – 2024”, evento promosso dall’Associazione dei Polacchi in Calabria (Zwiazek Polakow w Kalabrii) e presieduta dalla presidente Katarzyna Gralińska. Tra i premiati, tutti impegnati nel promuovere la storia e la cultura polacca in Italia e nel resto del mondo, l’abruzzese Walter De Berardinis che da molti anni conduce ricerche storiche sui militari polacchi presenti in Italia nella Prima e Seconda Guerra Mondiale. A proporre la candidatura di De Berardinis è stato il collega giornalista, il molisano Lello Castaldi. La cerimonia di premiazione è stata preceduta dai saluti istituzionali del Senatore Bogdan Michał Borusewicz, Maresciallo emerito del Senato della Repubblica di Polonia e membro del movimento sindacale Solidarność, ed oggi è Presidente della Commissione della Diaspora Polacca nel Mondo ; Bartosz Skwarczyński, Console dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia accompagnato dalla Viceconsole Justyna KałużaCarmine Sangiovanni, presidente della X Municipalità di Fuorigrotta e Bagnoli, Bożena Kamińska, presidente del premio e Marilena Rango, Presidente del M.I.I.R.A.. Da altre nazioni sono stati premiati: Pawel Bielec, artista; Luba Lewak, attrice; Katarina Lavmel, docente e poetessa; Tomasz Snarski, avvocato e filosofo; Jaroslaw Wowak, docente; Stanislaw Zawodnik, medico; Krystian Machnik, attivista ed operatore umanitario; Iwona Czekanska, imprenditrice e benefattrice; Stanislaw Stehlik, artista; Ernestine Baig, ricercatrice storica e mediatrice culturale tra l’Austria e la Polonia; L’Associazione gruppo polacco “Czerwone Maki” (Papaveri Rossi). Nel consueto ringraziamento alla platea, De Berardinis, ha ripercorso le importanti iniziative storiche culturali per la storia della Polonia e il legame tra Giulianova e Napoli per la ricca collezione pittorica di “Scuola napoletana” e della “Scuola di Posillipo” donata da  Vincenzo Bindi alla città adriatica (Giulianova, 21 gennaio 1852 – Napoli, 2 maggio 1928).

Giulianova è legata alla Polonia soprattutto per gli eventi di guerra: il giuliese Novizzo Cittadini fu l’unico soldato italiano a partecipare con gli insorti nella Sollevazione della Grande Polonia del 1918-19 o Rivolta Wielkopolska del 1918-1919; Nel cimitero militare italiano di Varsavia è sepolto il carabiniere Ernesto Zenobi morto nel lager nazista di Gorlitz; Giulianova diede rifugio all’apolide, ebreo polacco, Riccardo Fischer, medico condotto che si formò con il prof. Gasbarrini a Bologna; 26 soldati del II corpo d’armata polacco in Italia si sposarono con altrettante donne giuliesi; 39 caduti polacchi furono sepolti nel cimitero comunale di Giulianova, poi successivamente tumulati nei cimiteri militari di Loreto e Bologna; Il 22 giugno 1946, a Giulianova, nasceva l’Associazione del 15° Pułk Ułanów Poznańskich (15° reggimento lancieri di Poznan). Oggi nel loro museo in Polonia campeggia una gigantografia con i carri armati sul lungomare di Giulianova del giugno 1944; tantissime famiglie giuliesi ospitarono nelle loro case, dal giugno 1944 al giugno 1946, i soldati polacchi guidati dal Generale Władysław Albert Anders.

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