Abruzzo

Abruzzo. la Regione Abruzzo diffonde la notizia di voler fare delle modifiche al Piano Regionale dei Rifiuti. Nota del PD-Abruzzo

Lunedì 10 maggio, la Regione Abruzzo diffonde la notizia di voler fare delle modifiche al Piano Regionale dei Rifiuti, legge 45 del 2007, che prevede la riduzione dei rifiuti del 5%, una raccolta differenziata al 60% e, dopo aver raggiunto il 40% della differenziata, a pensare come valorizzare il restante 25%, perché il 15% non potrà essere né riciclabile ne valorizzato. Ora Chiodi vuole dare un’accelerazione alla messa in opera dei Termovalorizzatori. Sì, termovalorizzatori, perché sembra di capire che sia più di uno, visto che la percentuale del 40% non sarà più regionale ma provinciale, il che vuol dire un termovalorizzatore per ogni provincia, man mano che si raggiunge la soglia. Per fare questo ha messo in campo uno studio della Biis Intesa San Paolo sulla produzione d’energia da fonti rinnovabili, che dice, com’è stato pubblicato, che la Regione Abruzzo stia a metà classifica fra le regioni che producono energia da fonti rinnovabili. Il P.E.R. prevede che si arrivi a produrre il 51% dell’energia da rinnovabili, tra queste, oltre al solare ed eolico ci sono anche le biomasse che non sono i rifiuti, perché non sono una fonte rinnovabile, anche perché sono appena 190.000 le tonnellate di rifiuti che si prevedono da valorizzare. E’ stato anche detto che la popolazione si lamenta per la scarsità dei bidoni della differenziata e questo sarebbe un motivo che induce a non farla. Ora si capisce perché si da forza al progetto della Poover Groop, sulla riconversione della Sadam, che prevede anche la costruzione di un impianto a “biomasse” di 30 MW da costruire al nucleo industriale di Avezzano. Non è questa la pianificazione che deve fare una regione. In questo modo non si pianifica niente, perché poi i cittadini non faranno più la differenziata se i rifiuti verranno bruciati tal quali. La regione dovrebbe adoperarsi perché siano pubblicizzati i progetti che vedono il riutilizzo del differenziato, che sia vetro, plastica, alluminio o altro. Non è pubblicizzato nessun progetto e non so nemmeno se esistano, mi piacerebbe conoscerli e diffonderli, in modo che i cittadini vedano com’è riutilizzato il prodotto della raccolta differenziata. Si è parlato anche di questi inceneritori per l’abbattimento della Co2 che tanto sta a cuore alla comunità europea che ci impone una notevole riduzione e ci da tempo fino al 2020, il famoso 20-20-20, 20% fabbisogno energetico da rinnovabile, 20% abbattimento della Co2 e 20% efficienza energetica.

Quest’ultima non la cita mai nessuno, ma sul PER esiste e nessuno pensa come arrivarci. Uno studio dell’ENEA dice che se tutti gli edifici pubblici italiani fossero messi in efficienza energetica, si risparmierebbe il 30% dell’energia. Specialmente le nostre zone montane avrebbero bisogno di tale accortezza e ne beneficerebbero le amministrazioni locali e darebbero un esempio ai cittadini, caso mai, incentivando i lavori delle proprie abitazioni, anche se qualcosa già esiste prodotto dal passato Governo Prodi. Noi Ecologisti Democratici pensiamo che questa Regione abbia preso una piega che non va verso uno sviluppo di una Regione Verde d’Europa perché nessuno parla della non petrolizzazione o denuclearizzazione. Anzi. Si danno altre licenze per la perforazione dell’Adriatico anche dopo il disastro che è avvenuto negli USA; si danno autorizzazioni a estrazioni di gas, come quelle di Bomba; infine il Governatore Chiodi non ha avuto modo di rispondere a una mia lettera in merito al quesito posto dal Consigliere Regionale Franco Caramanico. In data 5 ottobre ha presentato una risoluzione per discutere in consiglio di impugnare l’azione del Governo che scavalca le regioni in materia d’individuazione di siti idonei per la realizzazione di centrali nucleari. Noi chiediamo di non toccare la legge 45 del 2007 e che vengano rispettati tempi e modi per metterla in pratica.

Pescara 14 maggio 2010

Vincenzo Pisegna
Presidente Ecologisti Democratici Abruzzo

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