Abruzzo

Collegamenti con la Croazia, la Cna: scelta giusta, ma vanno risolti i problemi del porto Lupo: per dare continuità occorrono interventi strutturali, non solo il dragaggio

 

 

PESCARA – Bene la scelta della Camera di commercio adriatica di investire per il rilancio del traffico passeggeri con la Croazia, ma adesso le istituzioni locali devono assecondare questa scelta, impedendo il ripetersi delle condizioni che hanno reso per tre anni inagibile il porto pescarese e aprendo finalmente la strada per una definitiva affermazione dello scalo come porto passeggeri d’Abruzzo. Lo afferma il presidente della Cna di Pescara, Italo Lupo, secondo cui «la scelta dell’ente camerale presieduto da Daniele Becci di investire 200mila euro per il rilancio dei collegamenti con l’altra sponda dell’Adriatico, crea le condizioni per ripartire da dove si era lasciato: ovvero gli oltre 23mila passeggeri (tra arrivi e partenze) transitati attraverso il porto della città nell’estate del 2010, considerati la premessa per un ulteriore allargamento del traffico».

«Perché l’estate del 2014 possa davvero segnare una svolta positiva, tuttavia – secondo il presidente della Cna abruzzese – occorre che si impedisca il ripetersi dei problemi che, complice il mancato dragaggio dei fondali, hanno portato alla totale paralisi del porto per tre anni. E con la certezza del dragaggio, occorre pure intervenire su quelle modifiche strutturali che, con il concorso finanziario della Regione e dello Stato, rendano definitivamente agibile il porto canale, per il traffico passeggeri, per quello delle merci e per l’attività di pesca. Adottando, inoltre, in via definitiva il piano regolatore portuale che deve diventare lo strumento di programmazione della infrastruttura».

«La ripresa dei collegamenti con l’altra sponda – conclude la confederazione artigiana – è troppo vitale per il rilancio dell’economia turistica abruzzese, penalizzata in questo periodo di recessione economica dalla chiusura di una struttura che, per la posizione geografica centrale in Abruzzo, rappresenta l’unica porta d’ingresso credibile della nostra regione per i collegamenti delle persone con la Croazia».

 

 

2/4/2014

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