“Per la mia città economicamente schiacciata, artisticamente annichilita,
politicamente sporcata e socialmente indebolita, desidero che insieme la
‘riconquistiamo’, prendiamo coscienza delle difficoltà e ripariamo il più
possibile ai danni!”. Queste le parole di Graziella Cordone, candidato
Sindaco
alle prossime amministrative teramane.
“Non è più il tempo” continua “di accettare questo stato di cose!”. Chi si
permette di dire che facciamo ‘strumentalizzazioni’ nella vicenda del Ruzzo
Reti, attua solo meschine macchinazioni preelettorali…”.
“Mi sono messa in gioco per queste amministrative” dichiara ancora la
Candidata Sindaco “per cercare col cuore il bene di Teramo, promuovendo
proprio
i valori di trasparenza, incorruttibilità, onestà, democrazia partecipata e
pulita, oltre che l’attenzione per l’anello più debole della catena.
Questo è
quello che voglio fare con la mia squadra fino in fondo!”.
La Ruzzo Reti S.p.A. è una società ‘in house’ (a partecipazione pubblica),
quindi secondo le rilevazioni fatte dai Revisori dei Conti sull’operato
economico e gestionale del Cda, la parte del Comune di Teramo, degli enormi
debiti accumulati da tale società, ricadrà in un modo o nell’altro sui
teramani! E questo principio vale affrontando qualsiasi aspetto del pessimo
amministrare del bene comune nella nostra città, le ricadute negative
sempre
sui cittadini…
L’obiettivo dell’esposto denuncia, che Graziella Cordone ha presentato con
la
sua squadra, è quindi la ricerca di pubblica chiarezza, perché come
teramani
possiamo comprendere di chi siano le responsabilità! “Naturalmente i
dipendenti, una volta assunti, vanno tutelati” dichiara la Cordone “ma non
si
può continuare a lasciare che si gestisca il bene pubblico in modo
spericolato
e discutibile, alimentando inciuci e quel nepotismo politico che sta
distruggendo Teramo, con le sue speranze future! Nessun teramano che ami la
propria città può volerlo!
Conclude Graziella Cordone: “La città è in crisi, l’onestà è in crisi, la
ricerca del lavoro è disperata, il sistema politico corrotto continua a
proporre la strada vergognosa del corporativismo, dell’appartenenza
politica,
della raccomandazione più o meno subdola! Questo sistema viscido, corrotto,
a
lungo perpetrato, sta distruggendo tutto; sfrutta la disperazione e
sgretola
sempre più il futuro di Teramo e dei nostri figli.
Se la giustizia amministrativa punirà i responsabili di questo scempio
economico, e di ogni altro caso similare, Teramo può tornare a sperare ed a
vivere in modo onesto, trasparente, ma sta a noi tutti sostenere questi
valori
e non avallare l’inciucio!
Teramo ha bisogno di onestà e della partecipazione concreta dei cittadini
alla
scelta delle sorti della città, per poter tornare a sperare! Insieme si
può…”.
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