Appuntamento numero 5 con l’Atelier Matta diretto dall’attrice e pedagoga teatrale Monica Ciarcelluti, un percorso formativo dedicato alle arti della scena e performative con l’obiettivo di offrire sul territorio una formazione artistica di alto livello orientata alla sperimentazione e alla contemporaneità. Il workshop ha un costo di 165 euro e le iscrizioni si chiudono il 12 aprile, per informazioni è possibile contattare il numero 320.4428086.
Dal 24 al 27 aprile (orari: 24 aprile 18.30/22.30, 25 aprile 15.30/20.30, 26 aprile 15.30/20.30, 27 aprile 10.30/18.00) il Matta, l’ex Mattatoio di via Gran Sasso 53 a Pescara, ospiterà il workshop tenuto da Sergio Bini, in arte Bustric, autore, regista e attore multiforme che in oltre trent’anni di intensa attività ha sviluppato un suo personalissimo registro artistico in cui si mescolano circo, magia, canto, recitazione e pantomima, tutti elementi mai inseriti come momenti fine a se stessi, ma come strumenti necessari per raccontare ogni storia riempiendola di sorprese, di cose buffe e inattese.
Bustric si è formato a Parigi alla scuola di circo di Annie Fratellini e Pierre Etaix e a quella di pantomima di Etienne Decroux, per poi perfezionarsi con John Strasberg dell’Actors Studio di New York. Ha lavorato anche in televisione e nel cinema, dove ha preso parte al film premio Oscar “La vita è bella” di Roberto Benigni. Con i suoi spettacoli è stato in gran parte dei paesi europei ed anche in Somalia, Cile, Uruguay, Brasile, Argentina e Canada. Tra i suoi spettacoli teatrali di maggior successo vanno ricordati “La meravigliosa arte dell’inganno”, “Atterraggio di fortuna”, “Napoleone Magico Imperatore”, “Nuvolo”; tra gli spettacoli musicali invece, in cui ha collaborato con importanti direttori d’orchestra come Marcello Bufalini e Sandro Gorldal, sono da citare il suo originalissimo “Pierino e il lupo”, “Varieté” e “Pinocchio”.
Così presenta il workshop al Matta lo stesso Bustric: “Il laboratorio vuole mostrare un metodo di costruzione e un percorso di lavoro che ponga le giuste domande al fine d’inventare e immaginare. Il mio è un teatro che abbraccia molte tecniche e con queste costruisce. Quindi studieremo le tecniche, terremo in forma il corpo e la voce e con queste faremo nascere idee e divertimento”.