Abruzzo

Giulianova. Ancora un “no” alla parola di Arboretti in Consiglio Comunale!

In anteprima un articolo di replica all’episodio di ieri sera in consiglio comunale

l’Assessore Mellozzi ha enunciato la sua relazione sul Bilancio di previsione 2010, poi ha fatto l’intervento Franco Arboretti e subito dopo ha replicato il sindaco; hanno seguito con i loro interventi tutti gli altri capogruppo, infine non si è data facoltà a Franco di replicare al sindaco.

Il presidente del consiglio ha detto che non era una replica a Franco (anche se ha ripreso per 90% del tempo le questioni sollevate da Franco rispondendo a suo modo) e quindi negando la possibilità di esporre un punto importante su cui Franco si era preparato spendendo energie e tempo

ECCO IL TESTO
Ancora un “no” alla parola di Arboretti in Consiglio Comunale!

E altro che signor “no”, ancora una volta è questa Amministrazione che nega la possibilità di parola al capogruppo del Cittadino governate! Il dibattito consigliare su uno tra i punti più importanti di un governo comunale, quello sul Bilancio di previsione 2010, ha visto ancora una volta una grave mancanza di democrazia nel confronti del dott. Franco Arboretti, al quale è stata negata la facoltà di replica. Arboretti è il consigliere d’opposizione al quale è stato più volte riconosciuto, da una parte e dall’altra, di essere un uomo onesto e preparato, un uomo che nonostante gli impegni lavorativi (peraltro propri di ciascuno) è sempre attento e puntuale nei suoi interventi favorendo una indubbia crescita sia del consiglieri più giovani sia del livello del dibattimento politico. Alla fine si trattava di soli 10 minuti di intervento, eppure 10 minuti tanto temuti; di sicuro sarebbero stati minuti intensi, frutto di studio e di profonde riflessioni, 10 minuti di apprendimento per i molti che non sanno, 10 minuti preziosi per l’intera collettività ma potenzialmente destabilizzanti per chi forse non vuole una voce critica. Dinanzi ad un punto all’ordine del giorno così delicato e decisivo, siamo dell’idea che l’intervento di Arboretti avrebbe favorito la formazione di una coscienza critica, ma forse è proprio di ciò che l’Amministrazione ha paura, vedi anche il caso Pepe! Insomma una Amministrazione che opera “entrando sulle gambe”, negando gli spazi ai suoi avversari, spegnendo la luce, facendo scendere su Giulianova “la notte in cui tutte le vacche sono nere”. E poi, neppure un timido segnale di indignazione da parte di quanti si dicono “P Democratici”, nessun buon senso da parte di un piatto Presidente del Consiglio che proprio per evitare simili episodi si assegna alla minoranza (come è buon costume, ma anche questo dimenticato da questa giunta!).

Si chiede all’opposizione di essere propositiva, di tenere un tono sereno, si asserisce chiarezza: come si fa se si nega la facoltà di esprimere i propri punti di vista? Come si fa se il sindaco sferra attacchi personali? Come si fa se l’unica cosa chiara è togliere la possibilità di parola?

Nel giudicare tale triste avvenimento, confidiamo sulla capacità d’intendere dei giuliesi, altrimenti forse fa bene il consigliere Di Carlo che se la ride dinanzi alla possibilità di dover parlare per 40 minuti… “e che ci faccio, mi bastano 10 minuti!”. Caro Di Carlo se il regolamento assegna quel tempo vorrà dire che la questione è delicata e sarebbe bene onorare il proprio posto e la fiducia degli elettori. Comunque se quei minuti non servono ad alcuni, noi li rivendichiamo con tutta la forza del nostro consenso elettorale di lista civile indipendente.

Lista civile

“Il cittadino governante per cambiare”

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One Comment

  1. Caro direttore,

    scrivo a lei per manifestare pubblicamente il mio sdegno per quanto accaduto ieri in Consiglio Comunale a Giulianova.
    Conosco il dott. Arboretti dal settembre del 1996, ricordo con piacere la comune avventura culturale del Centro Studi ed Iniziative per la Città “Veliero” condivisa assieme, tra gli altri, al dott. Andrea Bollini, al dott. Antonio Sorgi e alla prof. Rosanna Di Liberatore.
    Il dott. Arboretti è una persona limpida, intelligente e dotata di cultura e vocazione politica. Negargli la libertà di parola è stata una cosa davvero molto triste. Speriamo che chi ha il dovere istituzionale, abbia anche il coraggio di compiere un gesto di riparazione. Al più presto possibile.

    Cordiali saluti,

    Gabriele Rossi

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