Il croco selvatico noto anche con il nome di zafferano maggiore o falso zafferano per la somiglianza con il Crocus sativusdai cui
filamenti vermigli si ricava la nota spezia giallastra, è un genere di pianta erbacea a forma di coppa. Il colore dei petali è viola.
Uno dei significati attribuiti al croco è quello della passione e dell’amore sensuale.
Questo fiore svetta ed abbellisce il manto nevoso quando è sicuro che ormai non nevicherà più. Ecco che l’occhio gode nel vedere questi puntini viola spuntare sulla neve e in poco tempo crescere e aprirsi in tutta la sua bellezza. Anche sull’erba ha il suo fascino perché occupa tutto lo spazio che si è liberato dalla neve che si è liquefatta.
Mentre camminavo sono stato accompagnato dal cinguettio di diversi uccelli e dal monotono “cu-cu” del cuculo. Questo uccello molto bello ha l’abitudine di accompagnare la persona e se rispondi al suo cinguettio, non ti abbandona.
Sono finalmente arrivato sulla neve, in località Fonte Tettone, 1650 metri . Gli impianti sono chiusi, l’ultima nevicata della scorsa settimana ha prodotto una ventata di ossigeno, ma è durata solo tre giorni. La neve, ancora tanta e molto sciabile, mi ha accompagnato al Rifugio Pomilio, 1890 metri , ma la fiaba ed i colori sono stati bruscamente annullati dalla visione dei tralicci e dalle decine di parabole ed antenne che hanno devastato questo paesaggio.
Purtroppo la tecnologia, il profitto, hanno realizzato queste invasioni. Pazienza…, mi sono divertito a scendere disegnando sulla neve tanti slalom, senza preoccuparmi se veniva qualcuno dietro, ero solo! Per tornare a Passo Lanciano, il cuculo, forse un altro, mi ha accompagnato, i crochi mi hanno rilassato facendomi dimenticare il progresso, i tralicci.
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