Pescara, 5 maggio 2014 – “Il civismo, le professioni, le mani delle persone che lavorano contro una politica ‘arraffona’ che ha tradito gli abruzzesi. Abruzzo civico reagisce con rabbia, ma oppone una rabbia costruttiva e un sistema di alleanze alle forze disgregatrici dell’antipolitica che nulla propongono a quei cittadini abruzzesi che hanno voglia di reagire alla crisi e di cogliere l’opportunità del cambiamento affidato alle persone schierate in campo dal movimento”. E’ stato questo il messaggio che Giulio Borrelli, coordinatore e portavoce di Abruzzo Civico, ha portato nella doppia tappa di venerdì scorso fatta in provincia di Teramo, a sostegno della candidatura di Italia Calabrese alle elezioni regionali a sostegno del candidato presidente Luciano D’Alfonso.
Ai simpatizzanti e sostenitori della platea di Sant’Onofrio e dello chalet Sayonara di Tortoreto, Borrelli e Calabrese hanno illustrato la forza politica e la carica rinnovatrice di Abruzzo Civico nei contenuti: “Non una lista gregaria, ma una compagine con una sua identità, una sua linea, un suo programma, che ha costretto gli altri competitors a uscire allo scoperto”. Un esempio per tutti è stata la diretta streaming a cui ha aderito solo il candidato D’Alfonso, e che attraverso questo strumento ha permesso di ottenere impegni precisi in termini di assunzione di responsabilità in caso di condanna sui processi pendenti. “Siamo la voce di quell’Abruzzo che vuole prospettive e che vuole dare una nuova impostazione nei modelli economici e sociali da rilanciare – ha detto Italia Calabrese presentando la sua candidatura -. E’ vero dobbiamo fare i conti con la crisi e con le poche risorse a disposizione. Ma una madre di famiglia sa come fare la spesa e provvedere ai bisogni rimodulando quello che ha, al meglio. E’ quello che ho fatto da assessore al sociale a Campli, è quello che ho in mente per la mia vallata tra i banchi dell’Emiciclo”.
“Non possiamo chiedere ai cittadini sacrifici se per primi non diamo l’esempio” ha detto Borrelli che vede nei rimborsi e stipendi dei gruppi consiliari, nelle auto blu, e nelle società partecipate improduttivi i primi rami secchi da tagliare. “Abbiamo messo in campo i volti e le persone migliori per far camminare l’Abruzzo. A loro è affidato il compito di dare nuove gambe a una Regione che ha tante eccellenze su cui contare. Più di 8 mila abruzzesi hanno firmato le nostre liste. Possiamo crederci”.