FIRENZE, 500 AGRICOLTORI ABRUZZESI A INCONTRO COLDIRETTI SU MADE IN ITALY
E INTANTO C’è CHI PUNTA SULLA GREEN ECONOMY
C’era anche una azienda abruzzese nell’Open Space “Lavorare con la green economy”, allestita nell’ambito della Convention di Coldiretti del Centro Italia che si è svolta oggi 4 giugno a Firenze al Nelson Mandela Forum alla presenza di migliaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni, in coincidenza con la Giornata mondiale dell’ambiente istituita dall’Assemblea generale dell’Onu.
Si tratta della Società agricola di Giovanni e Mario D’Alesio, con sede a città Sant’Angelo, che, oltre ai tradizionali prodotti come il vino, olio e cereali, produce anche una linea di cosmetici all’extravergine di oliva. Un ‘condimento’ unico che, tra le sue numerose proprietà benefiche, possiede quella di essere universalmente riconosciuto come il migliore tra gli oli vegetali per l’uso cosmetico grazie ad una composizione molto simile a quella del sebo naturalmente presente nell’epidermide. “La cosmesi all’olio di oliva è un prodotto ‘green’ che risponde alle esigenze di chi, in linea con una moderna società dell’immagine che punta molto sull’estetica e sulla cura del corpo, non vuole rinunciare a scegliere prodotti a base naturale” spiega Giovanni D’Alesio, titolare dell’omonima azienda agricola “La scelta di completare la nostra gamma aziendale con una linea cosmetica risponde alle nuove esigenze del mercato e alla nostra voglia di puntare su novità al passo con i tempi”.
Ma a parte l’Open space sulla Green Economy, l’incontro di Firenze è stata un’occasione importante che ha visto riuniti migliaia di imprenditori agricoli. Ben 500 gli agricoltori partiti alle prime ore della mattina dalle province di Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo. Un esercito che ha incontrato a Firenze il Presidente nazionale Roberto Moncalvo e molti altri rappresentanti del mondo economico, istituzionale e della cultura italiana: il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina; il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti; il procuratore Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’”Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare”, il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti; il presidente di Coop Italia Marco Pedroni. Presenti ovviamente i vertici abruzzesi dell’organizzazione: il presidente regionale Domenico Pasetti, il direttore regionale Alberto Bertinelli, i presidenti provinciali Chiara Ciavolich di
Pescara, Sandro Polidoro di Chieti e Silvana Verdecchia di Teramo, accompagnati dai direttore provinciali Giordano Nasini (Chieti) e Massimiliano Volpone (Teramo e L’Aquila).
Nel corso della mattina è stato presentato il primo Dossier “Lavorare e vivere green in Italia” con analisi aggiornate, nuovi strumenti di accesso, esperienze concrete e potenzialità occupazionali. Insomma, una prima analisi sulle aspirazioni occupazionali dei giovani, sulla decisa svolta green degli indirizzi di studio e sulle opportunità di lavoro che possono arrivare dalla green economy. Sono infatti sempre di più i giovani che puntano all’agricoltura per il proprio futuro. Un trend confermato anche in Abruzzo dove,nell’anno scolastico 2013/2014, è stato registrato un deciso incremento degli iscritti agli istituti agrari e alberghieri. <<Un trend in crescita>> dice Coldiretti Abruzzo <<che evidenzia come l’agricoltura susciti un importante e nuovo appeal tra le nuove generazioni. Non tutti coloro che sono iscritti agli istituti agrari faranno gli imprenditori agricoli, ma sicuramente tutti lavoreranno nel settore primario e nell’indotto che può sviluppare. E’ un segno importante di cambiamento>>.
Nel corso dell’incontro di Firenze è stata inoltre attivata anche la prima banca dati delle aziende agricole che assumono alla quale potranno accedere anche i giovani che con l’imminente fine della scuola vogliono partecipare alla raccolta di frutta e verdura, alla vendemmia e impegnarsi in un agriturismo. Non sono mancati consigli e indicazioni per chi vuole fare una vita più green nella scelta del luogo di residenza o nel momento di fare la spesa. E per questo è stata aperta per l’occasione l’esposizione sulla “Top ten dei cibi che inquinano” sulla base del loro impatto ambientale.