Una piacevole sorpresa si è presentata ai giuliesi sin dalla prima mattinata di oggi, sabato 14 giugno. Due grandi “vele”, recanti il manifesto con la dicitura “una nuova primavera insieme” hanno percorso piazze e vie della cittadina adriatica spandendo le note della “Primavera” di Vivaldi mentre in vari luoghi strategici della città, sin dalle 5 della mattina, sono state messe a dimora tremila petunie.
Le essenze, pagate di tasca propria dal sindaco Francesco Mastromauro, ornano le aiuole di piazza della Libertà, quelle presenti nelle tre rotatorie del quartiere Annunziata e di via dell’Ippodromo, in via Nazario Sauro, in piazza Fosse Ardeatine, sulla parte centrale del Lungomare Zara e negli spazi antistanti l’Anfiteatro “Ennio Flaiano” nonché sul Lungomare Spalato.
“E’ il mio regalo – dichiara il sindaco – per ringraziare i cittadini che, respingendo al mittente le falsità, la politica miseramente alimentata da fango e veleni, le critiche tanto aprioristiche quanto sterili, hanno voluto, persuasi della concretezza e della bontà del mio operato, rinnovarmi la fiducia come sindaco di Giulianova. Per me è un onore immenso e, al tempo stesso, una gioia grandissima poter servire ancora i cittadini, tutti, ed operare responsabilmente per il bene di Giulianova, che amo sinceramente e alla quale continuerò a dedicare ogni energia ed entusiasmo. Ospedale, Piccola Opera Charitas, tutela dei più deboli. Innovazione, dinamismo, sviluppo ordinato e compatibile, tutela dell’ambiente, occupazione, turismo sono stati e continueranno ad essere i riferimenti del mio agire. Abbiamo fatto molto sinora”, prosegue il primo cittadino, “ma molto altro andremo a fare per Giulianova, vera città-distretto del litorale destinata a rinvigorire ulteriormente, e in maniera decisiva, il suo ruolo strategico. Per questo ho voluto che questa mia iniziativa, che non si esaurirà con la piantumazione delle petunie, fosse accompagnata da ciò che per me e per tutti è un augurio, un varco alla speranza ma anche il riferimento dell’azione concreta: una nuova primavera insieme, appunto”.