Giulianova, In rilievo, Italia

Giulianova. Il delitto Lissi a Motta Visconti, profilo criminologico, del Dott. Enrico Delli Compagni

Il triplice omicidio avvenuto a Motta Visconti nel milanese è quello che può definirsi una strage familiare compiuta da un Family mass murderer. Si tratta coloro che fanno strage della propria famiglia, di persone parallelamente intese e considerate tali. A volte l’azione omicidiaria si allarga coinvolgendo nel ruolo di vittime anche altri parenti, semplici conoscenti, vicini di casa, o anche persone sconosciute all’assassino che in quel momento si trovano sul luogo della strage (ad esempio ignari passanti). Solitamente l’autore dell’eccidio si toglie la vita, è per questa condizione che spesso di parla di suicidio di massa familiare o suicidio allargato alla famiglia, mass murderer/suicide. Quando ciò non avviene si può parlare di un Family mass murderer Strumentale, cioè che ha pianificato l’omicidio che rappresenta uno strumento per raggiungere uno scopo ben preciso. Nel caso di Carlo Lissi è possibile parlare di un soggetto“Emancipatario o alla ricerca della libertà”.Esistono delle dinamiche familiari apparentemente sane, ma che in realtà nascondono patologie comunicative e relazionali tremendamente disturbate. In casi di questo tipo la pianificazione è un elemento fondamentale ed essenziale dei delitti. Essa presuppone una volontà omicidiaria e una lucida determinazione, elemento spesso presente negli adolescenti o tardo adolescenti che uccidono i genitori alla ricerca di libertà. Per questo è possibile considerare che ci troviamo di fronte a un soggetto immaturo, con una profonda insofferenza verso quelli che possono essere definite le responsabilità familiari che inevitabilmente contrastavano con il proprio pensiero di libertà. Un soggetto narcisista che al fine di soddisfare un bisogno, per affermare il proprio Io ha deciso di fare scempio della propria famiglia. Aspetto psicodinamico:gli strumentali commettono la strage al fine di ricavarne qualcosa di concreto. Essi tendono alla realizzazione di soddisfazioni materiali quali appropriarsi anzitempo dell’eredità, usufruire di beni che al momento gli sono proibiti, liberarsi da un controllo asfittico dei genitori/consorti. Questi family mass murderer solitamente premeditano la strage, tentano di depistare le indagini, al fine di poter usufruire del bene strumentale per il quale hanno ucciso. Non si costituiscono e quasi mai si suicidano, soprattutto se sono adolescenti, anche perché solitamente ancora non elaborano completamente il senso di colpa e la gravità del reato commesso. Al momento in cui vengono catturati tendono a dichiararsi innocenti almeno nei primi momenti per poi crollare e raccontare lucidamente l’accaduto senza la benché minima emozione (es. De Nardo e Maso). In questa categoria, che è composta solitamente da figli che uccidono i genitori, l’età media è molto bassa ed è possibile dire che di solito trattasi di family mass murderer adolescenti, tardo adolescenti, che comunque vivono ancora all’interno della famiglia di origine, difficilmente si possono considerare adulti anche se l’età anagrafica ne attesta il contrario. (Rif. Bibliografico “Profili criminali e psicopatologici del reo” cap. I family mass murderer di Enrico Delli Compagni- Maggioli Editore)

Dott. Enrico Delli Compagni
Psicologo clinico e forense
Direttore Comunità Educativa “SIRENA”
Giudice Esperto presso il Tribunale
di Sorveglianza di L’Aquila
Consulente e docente CE.S.CR.IN (Centro studi Criminalistici Criminologici Investigativi)
Socio S.I.C. (Società Italiana di Criminologia)
Iscritto all’Albo dei Periti del Tribunale di Teramo
Giulianova (Te) 64021
Viale G. Di Vittorio, 3
Roma 00136 Via Marsilio Ficino, 5
Cell. 349.7132138 – 348.2209650

 

image_pdfimage_print
Condividi:

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Controllo anti spam: * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.