Con l’insediamento del nuovo Governo Regionale risulta indispensabile la individuazione dei problemi
prioritariche investono la sanità della nostra Regione e ne minano profondamente l’efficacia, l’efficienza e
la affidabilità e che, pertanto, si impongono come nodi primari da affrontare e da sciogliere urgentemente.
ll primo nodo riguarda la costruzione di un sistema di monitoraggio e di valutazione permanente che
riesca ad evidenziare gli elementi di criticità e quelli di eccellenza del SSR e che permetta di intervenire con
correttiviadeguatisuiprimie con le necessarie ed opportune strategie divalorizzazione deisecondi.
Si tratta di invertire globalmente quella logica di governo che è stata finora protesa unicamente a
salvaguardare le condizioni di APPARTENENZA e di SUDDITANZA e che ha misconosciuto il primato della
rneritocrazia degli operatori e della efficacia delle prestazioni.
L’altro nodo centrale è rappresentato dall’utilizzo della epidemiologia quale unica scienza in grado di
direzionare le scelte della politica. L’ultimo report nazionale, diffuso poche settimane fa, fa emergere un
quadro molto preoccupante sullo stato di salute della popolazione abruzzese evidenziando alcune gravi
criticità: la più alta mortalità femminile per tumori e malattie cardio-circolatorie; un elevatissimo tasso di
anzianità della popolazione residente; una altissima percentuale di soggetti obesi, preoccupante
soprattutto tra la popolazione infantile; e molte altre criticità del nostro sistema socio-sanitario.
lncrociando questi due aspettì nodali, si evidenzia molto chiaramente come finora la politica non abbia
saputo o voluto prendere in alcuna considerazione né l’uno né l’altro aspetto.
Basti pensare al fatto che, per esempio, in Abruzzo esistono due poli di eccellenza, uno presso l’Ospedale
di Pescara ed uno presso l’Ospedale di Giulianova, dedicati alla Ginecologia dell’infanzia e
dell’adolescenza, disciplina che si occupa di problematiche di scottantissima attualità quali le
malformazioni genitali che provocano, tra l’atro, infertilità nella donna; tutte le forme di violenza sessuale
nelle giovani e nelle giovanissime donne, ivi comprese le mutilazioni genitali; la prevenzione ed il
trattamento delle malattie a trasmissione sessuale e tante altre ancora. Ebbene questi due Servizi sono
gestiti da una unica professionista, una delle 10 in tutta ltalia accreditate a livello internazionale, costretta
a lavorare in condizioni disumane, senza alcun personale e senza alcuna struttura di supporto. lnoltre,
nonostante la enorme richiesta di prestazioni di competenza che ne fa, in ambo i contesti, uno dei pochi
Servizi con rilevante mobilità attiva {pazienti che provengono da tutte le regioni dell’ltalia centrale),
questo Servizio NON figura né nell’Atto Aziendale della ASL di Pescara, né in quello della ASL diTeramo,
configurandosi, pertanto, come Servizio fantasma in ambo le situazioni.
l-‘esempio paradigmatico sopra riportato dimostra l’assoluta miopia che ha caratterizzato la gestione
politica del SSR ed indica, a nostro avviso, la via maestra alla nuova Giunta Regionale per invertire la
tendenza e dare un Servizio Sanitario Regionale efficace ed efficiente alla popolazione abruzzese.
E’ comunque del tutto evidente che l’attuale Governatore, come primo obiettivo politico essenziale, dovrà
riuscire a sottrarre, da subito, la sanità regionale a quel regime di Commissariamento che tanti danni ha
prodotto alla stessa.
ll Presidente Regionale
FEDERAZIONE MEDICI E VETERINARI DELLA REGIONE ABRUZZO
dott. Carlo Di Cesare