(Ricerche&Redazioni Editore)
Così il giornalista Umberto Braccili sulla presentazione:
“Metti una sera di luglio, il 10 luglio alle ore 21, la luna con la gobba crescente, uno splendido trabocco, quello d i di Punta Le Morge a Torino di Sangro e due persone che lì per lì non sai accostare. Umberto Braccili che di professione fa il giornalista e Diego De Carolis , un giurista docente universitario. Il primo punto in comune è che sono amici dall’infanzia ma questo non basta per farne una notizia. Il secondo è che Braccili ha scritto un libro attraverso le segnalazioni di 150 cittadini abruzzesi che si sono rivolti a una rubrica tv per protestare contro gli sperperi e gli abusi della politica. De Carolis, essendo un avvocato, potrebbe essere stato chiamato dal giornalista per una consulenza dopo una querela rimediata, ma così non è. Diego è si un giurista ma ” flaianista” ,come definito da Simone Gambacorta critico letterario, ed ha dato alle stampe il lavoro “Flaiano e la pubblica amministrazione”. Il bellissimo trabocco di Torino di Sangro sarà teatro di una presentazione semiseria del libro “Lo dico al Tg” edizioni ricerche&redazioni e Diego De Carolis reciterà la parte del “Grande Ennio” commentando il libro di Braccili “dalla parte di Flaiano” con aforismi e racconti scritti dallo sceneggiatore- scrittore- giornalista che tante pagine dedicò alla pubblica amministrazione e alla politica negli anni Sessanta, pagine che ancor oggi sono attuali.
“Che cosa avrebbe detto Ennio Flaiano?” questo il tema della serata che sarà introdotta dal sindaco di Torino di Sangro Silvana Priori e chiusa con il concerto per violino: Irene Tella e Benedetto Libbi, flauto: Livio Libbi, chitarra: Roberto Poliandri , pianoforte: Franco Giallonardo. Il gruppo si chiama “Italian Pop”, è composto da quattro grandi maestri e un allievo del Santa Cecilia di Roma che offriranno musiche di Pino Daniele, Lucio Battisti, Gino Paoli, Lucio Dalla ed altri che hanno fatto la storia della Musica. E’ gradita la prenotazione per l’esiguo numero di posti allo 0873.913121 (orario d’ufficio) e un costume, magari per fare poi il bagno in uno tra i paradisi del nostro Abruzzo. Ennio Flaiano avrebbe gradito”.
Per comune volontà dell’autore Umberto Braccili e del’editore Giacinto Damiani, parte del ricavato dalla vendita dei volumi durante la serata sarà devoluta all’Ass. Abilbyte Onlus di Pineto per l’acquisto di un costoso puntatore oculare
IL LIBRO
L’appassionante libro di
Umberto Braccili sulla sua rubrica “Lo dico al TgR Abruzzo”.
20 novembre 2007. Prima puntata di un progetto nato in redazione. La testata regionale della Rai per l’Abruzzo metteva in onda “Lo dico al TgR Abruzzo”. La formula era semplicissima. Lo spettatore segnalava il problema, il giornalista verificava la denuncia, e il martedì la rubrica andava in onda.
Succede ancora oggi.
Molte le storie segnalate che hanno come tema la politica, la burocrazia, gli sprechi e le ristrettezze dettate dall’alto. In questo libro presentiamo centocinquanta casi proposti in TV dai telespettatori. Uno spaccato dell’Abruzzo di oggi che viene fuori dalle segnalazioni, attraverso e-mail, segreteria telefonica ma anche via posta ordinaria con lettere scritte con la “vecchia” Olivetti 22.
È per questo che l’autore, il giornalista Umberto Braccili, ha deciso di devolvere integralmente le proprie spettanze ad associazioni di volontariato ed enti no-profit, già ripagato dalla fiducia conquistata in questi anni e dal lavoro che quotidianamente svolge.
L’Autore
Umberto Braccili, inviato speciale della Rai, ha lavorato in diversi quotidiani e TV private. Dal 1986 al 1988 è stato corrispondente per il quotidiano “Il Centro” e, nello stesso periodo, corrispondente dell’agenzia Ansa per la provincia di Teramo. Poi il passaggio alla Rai prima come corrispondente dalla provincia di Teramo e dal 1993 come redattore. Ha superato il corso da telecronista per poi lavorare per due anni a Rai Sport.
Impegnato nel sociale, ha svolto numerose inchieste anche all’estero. Nell’Aprile 2010, a un anno dal terremoto dell’Aquila, ha scritto, insieme ai genitori degli universitari fuori sede deceduti la notte del 6 aprile 2009, il libro “Macerie dentro e fuori”, presentato tra l’altro al Salone del Libro di Torino nel 2011. Il ricavato è servito per finanziare l’azione legale dei genitori e per un premio di laurea in collaborazione con l’Ordine nazionale dei geologi.