Abruzzo

USA. Le stranezze politiche dell’Abruzzo politico di Lino Manocchia

Le stranezze politiche dell’Abruzzo politico

di Lino Manocchia

NEW YORK, 7 Giugno ’10 – Che figuraccia! Non l’auguro neppure ai peggiori ”nemici” del mestiere. Quello del giornalista, che io svolgo da decenni, in Italia prima negli Usa sino ad oggi.  Mestiere che mi ha dato modo di conoscere, e diventare amico, di personaggi importanti. Il mio… palmares annovera nomi di deputati, senatori, presidenti degli Usa, assi dello sport e tanti attori, con a capo il compianto Paul Newman, amico trentennale. Bando alla vanagloria. Il lavoro mi ha concesso di intervistare tanti personaggi dai quali sono stato ringraziato ed apprezzato. Gente di non ha mai ritardato a rispondere alle mie richieste e alle domande, spesso “intriganti”, ma sempre  oneste.

Tuttavia non ho il timore  di confessare che qualche “buco” appare nella lista d’oro del mio lavoro. Ma mi addolora principalmente il fatto che il “buco” lo hanno generato proprio i miei corregionali abruzzesi che mi permetto  menzionare.

Lavoravo per la News Italia Press del direttore Peracchino, il quale mi suggerì di rivolgere qualche domanda al “famoso politico” abruzzese Ottaviano Del Turco le cui acque rigoglivano, e poi finirono per travolgerlo, ”sospetto di corruzione e associazione criminale”. Contattato il suo “Press man”  mi  rispose che il “Presidente era talmente occupato (o preoccupato?!) da dover chiedere un “time out”. Una pausa che durò oltre un mese, grazie alla mia controllabile pazienza. Ma alla fine, anche Jona la perse, ed io lo mandai alle sue quotidiane passeggiate sui colli abruzzesi per dipingere e studiare una napoleonica ritirata politica.

Nel contempo, sotto la penna del cronista passavano, con grande soddisfazione, e apprezzamento, l’Ambasciatore italiano a Washington, dott. Giulio Terzi, e recentemente l’ambasciatore italiano a Città del Messico, dr. Roberto Spinelli, di Lanciano, il cui predecessore -anch’egli abruzzese – concesse una eloquente serie di informazioni.

Da buon giuliese, come mi ritengo, tempo fa chiesi allo scrittore-collega Sandro Galantini, P.R. del Sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro di poter rivolgere qualche domanda al “primo cittadino”. Trascorsero oltre 40 giorni, ma le domande ebbero una risposta  buona… “calcolata” e tutti i Santi cantarono in gloria.

Intanto bollivano una dozzina di domande “semplici, non inquisitorie, apartitiche” da rivolgere al sindaco della vezzosa Montesilvano (Pescara) con  la proposta di un’idea: “Gemellaggio” della città adriatica con la cittadina di Stuebenville (nello stato dell’Ohio), dove crebbe Dino Crocetti-Martin, illustre crooner, attore di Hollywood, nonché nostro amico.  Intense ore di contatti dalle due sponde, con domande concrete ed amiche, col dott. Pasquale Cordoma, e risposte del “si” alquanto tiepide che il cronista, grazie alla sua esperienza definì “subdole”. E sbagliammo. Dopo ore e calcoli di cambio del fuso orario tra le due sedi, sembrò che il noto dottore fosse disponibile a tutte le richieste necessarie a condurre a termine il “caso”, malgrado la innocente reticenza delle ragazze stampa che circondano l’illustre primo cittadino, pronte anche a mentire per il “Capo”.

Ma, ahimé, le nostre speranze caddero allorché una fetta della Giunta Comunale tirò lo sgambetto “politico” – a noi italiani tanto caro – con la richiesta di dimissioni.

A questo punto mi sovviene un particolare delicato che merita menzione.

Collaboravo con un internet abruzzese da anni, ricco di “esclusive” con deputati, generali, Giudici di Corte Suprema, attori di qualità e ultimo lo “scoop” con il Premio Nobel prof. Mario Capecchi, e l’astronauta Nespoli, ed il giovane direttore, sembrava apprezzare, non fosse altro per la mia ultra decennale esperienza con le maggiori testate italiane a partire dal Corriere della Sera e 35 anni con la Rai TV dagli Usa.

Se non che, ricevuta l’intervista del dr. Spinelli a Città del Messico, il direttore mi fa pervenire una nota così cifrata: ”L’intervista è… ”impubblicabile” (perché?). “Tu sai qual è il nostro tono” (politico?)” Non me ne sono mai occupato. In altre parole il cronista non è stato capace di compilare una  intervista, e l’Ambasciatore Spinelli ricopre la carica ministeriale immeritatamente (?!) ed ha bisogno di andare di nuovo a scuola di …diplomazia.

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ABRUZZOpress – N. 210 del 7 giugno ’10                                                                                                                Pag 2

Questo, giornalisticamente parlando, è un bluff politico, sfacciatamente scorretto che soltanto un maldestro “semipolitico” può attuare.

Da ammettere conclusivamente, l’arrivo dalla direzione del “suo” partito – mai conosciuto – che ha messo i puntini sulla “i” bloccando il personaggio non aderente, per ovvie ragioni, ai regimi partitari ed i suoi compagnacci.

Vergogna personale, cittadina e giornalistica, frutto di ignoranza e di bisogno di sussidi.

Il cronista non si meraviglia più di tanto ed accetta la nomea sparsasi negli Stati Uniti: L’Italia è diventata un giardino botanico a destra e a sinistra, con le sue Margherite, Ulivo, Rose, ecc. ed ha bisogno di un  giardiniere che, ahimé non affiora ancora all’orizzonte.

Ma a che pro sciupare tempo, salute ed energia? A ciascuno quel che merita, dice una sentenza. Specialmente quando sono in ballo attori abruzzesi, che ci fanno vergognare e qualche volta rinnegare la terra che ci vide nascere.

Tanto per la verità!

Lino Manocchia

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